venerdì, Aprile 26, 2024
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USURA: La banca paga il danno non patrimoniale per l’illegittima segnalazione alla Centrale Rischi

Risarcimento
pari al doppio della cifra da restituire a causa dei tassi usurari

Responsabile la banca per l\’applicazione sul
conto corrente di interessi usurari e per l\’illegittima segnalazione
alla centrale dei rischi.

L\’istituto deve risarcire al cliente il danno
non patrimoniale
poiché, attraverso i tassi fuori legge gravanti per ben
nove trimestri sul conto corrente, ha impedito all\’impresa, che si è vista
revocare gli affidamenti, di operare liberamente sul mercato.

È quanto stabilito dal Tribunale di Padova,
seconda sezione civile, nella sentenza 833/2016 (giudice Giorgio
Bertola) che ha condannato l\’istituto di credito a pagare all\’impresa, in via
equitativa, una somma pari al doppio della cifra da restituire al
correntista
per i tassi usurari applicati sul conto corrente.

Per il Tribunale merita accoglimento il ricorso
avanzato da una persona giuridica e da alcune persone fisiche, tra le quali i
fideiussori della società, decisione sostanzialmente in linea con le risultanze
della CTU esperita nel procedimento per accertamento tecnico preventivo
.

Il consulente ha evidenziato il superamento del
tasso soglia usurario sia su un conto corrente intestato all\’azienda sia su un
conto personale.

L\’unico metodo di calcolo valido, precisa il
giudice, è quello inclusivo di tutti i costi e le spese, compresa la
c.d. commistione di massimo scoperto che la stessa Banca d\’Italia ha
considerato nel computo del tasso, fino a quando la legge 2/2009 ne ha poi
radicalmente modificato la natura e la struttura.

Inoltre, chiarisce il giudicante, tutte le
rimesse effettuate su di un conto corrente hanno, fino a prova contraria, natura
ripristinatoria
: nel caso in esame la banca non ha neppure provato a
dimostrare se o quali delle rimesse avessero natura solutoria.

Per tali motivi, il termine di prescrizione
decorre dalla chiusura del conto corrente
, altrimenti sarebbe iniziato a
decorrere da ogni rimessa solutoria.

Poiché la società risultava, quindi, in
credito e non in debito versa la banca
, ciò rende ancor più ingiusta la
segnalazione
alla centrale dei rischi in quanto, finendo nella lista dei
cattivi pagatori, l\’espansione commerciale della cliente è stata limitata
considerando l\’essenzialità che il mercato del credito riveste per le
imprese
.

A titolo di danno non patrimoniale, il giudice
liquida all\’azienda una somma pari al doppio di quella che la banca è tenuta a
restituire, mentre la sentenza è resa provvisoriamente esecutiva per legge.


Fonte: Usura: la banca paga il danno non patrimoniale per
l\’illegittima segnalazione alla Centrale Rischi

(www.StudioCataldi.it)

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