sabato, Maggio 4, 2024
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TUTTO PENSIONI MANOVRA MONTI: Come, quando e come?

DOMANDA: Al 31 dicembre 2011, avrò una età anagrafica di 63 anni e una contribuzione (che comprende il riscatto della laurea) pari a 35 anni. Poiché ho chiesto il riscatto della laurea ma non ho ancora iniziato a pagare (il primo bollettino di pagamento scadrà il 31 gennaio 2012), ho maturato comunque il requisito al trattamento di pensione con le norme vigenti nel 2011?Se sì, posso usufruire della rateizzazione con inizio del pagamento entro dicembre 2011 e conclusione prima della data effettiva del pensionamento (, con la possibilità di ottenere e avere la certificazione dello stesso?

RISPOSTA Se gli anni riscattati sono utili per il raggiungimento dei requisiti per la pensione di anzianità entro il 31 dicembre 2011 si ritiene che il costo del relativo riscatto vada pagato senza la rateizzazione.

DOMANDA:Sono nata il 30 agosto 1951.Sono andata in pensione anticipata a gennaio di quest’anno con 34 anni e sei mesi di contributi con un accordo aziendale di poste italiane, anticipando quindi di 8 mesi la cessazione del lavoro. Attendo che trascorrano i 12 mesi previsti dal meccanismo delle finestre mobili per percepire la pensione da settembre 2012.Adesso che cosa accade? La finestra mi sarà confermata?

RISPOSTA Il Decreto legge 201 del 6 dicembre 2011, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale 284/11, prevede che chi matura i rquisiti per la pensione entro il 31 dicembre 2011 possa avvalersi della normativa vigente prima della data di entrata in vigore del decreto legge c.d. “Salva Italia”, con particolare riguardo ai requisiti di accesso e decorrenza della pensione.E’ opportuno chiedere all’Ente previdenziale (Inps o Inpdap, quest’ultimo confluirà nel Super Inps), la certificazione del diritto a pensione.

DOMANDASono un lavoratore dipendente. Sono nato il 13 gennaio 1953, a oggi ho 38 anni di contributi, di cui circa 24 mesi di lavoro autonomo svolto quasi all’inizio della mia via lavorativa. Quando andrò in pensione? Andrò come lavoratore dipendente e come autonomo?

RISPOSTA Se, prendendo in considerazione una ipotesi limite, viene utilizzato un solo contributo settimanale per la maturazione dei requisiti per la pensione, la pensione stessa verrà liquidata nella gestione previdenziale autonoma.Il lettore potrà andare in pensione anticipata (la vecchia pensione di anzianità) nel 2013 con 40 anni di contributi e due mesi, più tre mesi dovuti all’adeguamento delle speranze di vita.Va notato, però, che la manovra Monti stabilisce che sulla quota di pensione relativa ai contributi maturati anteriormente al 1° gennaio 2012 scatta una riduzione percentuale pari a 2 punti percentuali per ogni anno di anticipo nell’accesso al pensionamento rispetto all’età di 62 anni.

DOMANDA Sono un dipendente della Pubblica amministrazione.Sono nato nel 1957, il 24 gennaio maturerò 42 anni, 5 mesi e tre giorni di servizio contributivo, mentre il 7 febbario 2012 compirò i 55 anni di età.Con l’entrata in vigore della Riforma della previdenza e con l’anzianità contributiva che ho maturato, a che età anagrafica potrò andare in pensione?

RISPOSTA Avendo maturato i requisiti di 40 anni di contributi per la pensione di anzianità entro il 31 dicembre 2011, potrà andare in pensione con la normativa previgente indipendentemente dall’età anagrafica.

DOMANDA:Sono nata il 10 luglio 1956. Ho iniziato a lavorare a 14 anni. Il 31 maggio 2011 ho maturato 40 anni di contributi e quindi dovrei lavorare fino al 31 maggio 2012 per maturare i 40 anni più i 12 mesi della finestra prevista dalla legge precedente.Cosa cambia con la nuova manovra?

RISPOSTA No, non cambia niente, in quanto la lettrice ha maturato i requisiti entro il 31 dicembre 2011. Quindi potrà andare in pensione dal 1° giugno 2012 senza alcuna penalizzazione per gli anni mancanti ai 62, ma il calcolo della pensione verrà effettuato con il sistema retributivo fino al 31 dicembre 2011 e contributivo per le anzianità maturate dal 1° gennaio al 31 maggio 2012.

DOMANDA: Nel marzo del prossimo anno compirò 57 anni e maturerò 35 di contribuzione. Quando potrò accedere alla pensione?

RISPOSTA Il lettore dovrà attendere il raggiungimento dei 42 anni e tre mesi di contributi. Quindi l’uscita è prevista a giugno 2019.

DOMANDAHo 58 anni, e ho maturato nel 2011, 38 anni di contribuzione. Accederò al sistema misto retributivo fino al 31 dicembre 2011 e contributivo dal 1° gennaio 2012, con 41 anni e un mese di anzianità. Avrò compiuto 61 anni. Quanto ancora devo aspettare per la pensione?

RISPOSTAPotrà andare in pensione nel 2014, con 41 anni e 3 mesi di contributi, però con penalizzazione del 2% per un anno mancante all’età di 62 anni.

DOMANDALa nuova riforma riguarda anche noi donne del pubblico impiego? Se sì, sono nata a febbraio del 1952 ed ho 31 anni di contributi versati, quando posso andare in pensione?E se volessi andare prima potrei farlo?

RISPOSTA Si, la riforma riguarda anche le dipendenti pubbliche.Dai dati forniti, potrà andare in pensione a 66 anni di età anagrafica, a marzo 2018.Non può andare in pensione prima, in quanto raggiunge prima l’età anagrafica, rispetto l’anzianità contributiva di 41 anni e tre mesi.

DOMANDASono un dipendente del Ministero dell’Interno. Ho presentato il 3 novembre all’INPDAP la domanda di quiescenza a partire dal 1° aprile 2012, avendo acquisito dal mese di febbraio 2010 i requisiti per la pensione di anzianità (40 anni contributivi).Le nuove norme varate dal decreto “”Salva Italia”” riguarderanno anche la mia posizione oppure il requisito datato 2010 mi consentirà di rimanere ancorato al vecchio ordinamento?

RISPOSTA Avendo già maturato i requisiti di 40 anni di contributi per la pensione di anzianità, potrà andare in pensione alla data richiesta, ma il calcolo della pensione verrà effettuato con il sistema contributivo, per le anzianità maturate dal 1° gennaio al 31 marzo 2012.

DOMANDA:Ho iniziato a lavorare nel 1978 (sono nata nel 1959). Quando andrò in pensione?Prima della manovra pensavo di andare con 41 anni di contribuzione e 59 anni di età. Ora vedo che forse dovrò lavorare fino ai 66 anni. E’ vero?

RISPOSTA No, potrà andare in pensione con 41 anni e tre mesi di contributi, però con penalizzazione del 2% per ogni anno mancante all’età di 62 anni.

DOMANDA: Sono nato nel novembre 1951 e nel 2011 ho maturato 36 anni e 4 mesi di anzianità contributiva.Con la vecchia normativa avrei avuto la possibilità di andare in pensione nel dicembre 2012, maturando però il diritto (la cosiddetta finestra), nel novembre 2011.Con la nuova normativa potrò scegliere comunque quando andare in pensione o dovrò attendere una particolare data?

RISPOSTA Per pochi mesi ha maturato i requisiti per la pensione di anzianità entro il 31 dicembre 2011, con quota 96, quindi, potrà andare in pensione con le vecchie regole (uscita dicembre 2012).

DOMANDA: Sono nato a dicembre 1952 e, dopo 32 anni e sette mesi di contribuzione (di cui un anno di militare e dieci mesi di laurea riscattati), lavorando in un settore in crisi (quello farmaceutico) ho scelto a luglio 2010 la mobilità di quattro anni per essere accompagnato alla pensione nel 2014. Ora che cosa succede?

RISPOSTA Le disposizioni in materia di requisiti di accesso e di regime delle decorrenze vigenti prima della data in vigore del decreto continuano ad applicarsi ai lavoratori che risultano beneficiari di provvedimenti di mobilità ed esonero, sulla base di accordi stipulati entri il 31 ottobre 2011.Quindi la decorrenza della pensione sarà prevista nel 2014.

DOMANDA:Sono una lavoratrice dipendente di 57 anni, compirò 58 a settembre, ho maturato 40 anni di contributi al 31 maggio 2011 e sto lavorando l’anno in più previsto dalla vecchia normativa. Dovevo andare in pensione all’1 giugno 2012.Cosa succede adesso?

RISPOSTA Il lettore potrà andare in pensione alla data richiesta, senza penalizzazione del 2% per ogni anno mancante ai 62.Il calcolo della pensione verrà effettuato con il sistema contributivo per le anzianità maturate dal 1° gennaio al 31 maggio 2012.

DOMANDA:Secondo i calcoli che ho effettuato sulla base delle informazioni contenute nell’estratto conto che mi ha fornito l’INPS, dovrei aver raggiunto i 40 anni di contributi a metà novembre 2011. E’ vero che basta farsi certificare il tutto dall’Ente previdenziale per andare in pensione con le vecchie regole?

RISPOSTA La risposta è positiva. La manovra Monti, infatti, prevede che chi matura i requisiti pensionistici entro il 31 dicembre 2011 può avvalersi della vigente normativa prima dell’entrata in vigore della manovra stessa per i requisiti di accesso e decorrenza.Occorre, però, farsi certificare dall’INPS il diritto alla pensione.

DOMANDA:Sono nato nel novembre 1951. Nel 2011 ho maturato 36 anni e 4 mesi di anzianità contributiva. Con la vecchia normtiva avrei avuto la possibilità di andare in pensione nel dicembre 2012, maturando però il diritto (la cosiddetta finestra) nel novembre di quest’anno. Con la nuova normativa potrò scegliere comunque quando andare in pensione o dovrò attendere una prticolare data?

RISPOSTA Il lettore, che ha maturato il diritto alla pensione di anzianità con il sistema delle quote entro il 31 dicembre 2011, potrà andare in pensione di anzianità anche dopo il 2012 con le regole precedenti, sia su requisiti di accesso che sulla decorrenza.

DOMANDA: Sono in mobilità dal 30 dicembre. Finirò la mobilità al 30 giugno 2013.Con il vecchio accordo sarei dovuto andare in pensione ad agosto 2013 in quanto, essendo nato il 17 luglio 1952, nel 2012 avrei compiuto 60 anni e, in linea con le finestre introdotte a luglio 2010, sarei uscito appunto ad agosto 2013.Vorrei sapere se con l’entrata in vigore delle nuove regole rischio di andare in pensione a 66 anni.

RISPOSTA La manovra Monti prevede che i requisiti di accesso e la decorrenza vigenti prima dell’entrata in vigore della manovra stessa si continuano ad applicare nei confronti di 50.000 soggetti tra i quali quelli che si trovano in mobilità e quelli già computati nelle 10 mila unità per quanto riguarda la vecchia decorrenza (articolo 12, comma 5, del decreto legge 78/2010, convertito con la legge 122/2010).

DOMANDA:Mio padre lavora in ospedale. Ha fatto domanda anticipata di pensione lo scorso 30 settembre. Svolge infatti un’attività usurante (autista di ambulanza) con oltre 80 notti di lavoro all’anno.La domanda è stata accettata e dal 1° giugno del 2012 sarebbe andato in pensione con 38 anni di contributi e 61 anni di età, tanto che il mese scorso l’azienda gli ha chiesto di usufruire di tutte le ferie per l’anno in corso. Che cosa gli accadrà ora?

RISPOSTA Confermiamo l’uscita a giugno 2012.

DOMANDA: In questa manovra c’è qualche novità per il Fondo Clero dell?INPS, che raccoglie i contributi anche dei ministri di culto delle confessioni diverse dalla fede cattolica?

RISPOSTA La manovra Monti non prevede novità specifiche per il fondo del Clero.

DOMANDA: La deindicizzazione delle pensioni è solo per un periodo limitato di tempo?

RISPOSTA Quella prevista dalla manovra Monti riguarda il 2012 e il 2013.

DOMANDA:Sono nato il 16 marzo 1952. Sono disoccupato dal 1° maggio 2011. A settembre sono stato autorizzato a versare i contributi volontari all’INPS. Ho già versato un trimestre per raggiungere quota 96 devo versare ancora due trimestri.A fine marzo 2012 con 60 anni e 1.874 settimane versate raggiungerò la quota.Percepirò la prima pensione il 1° maggio 2013?

RISPOSTA Nella quota di 50 mila prevista dalla manovra Monti rientrano anche gli autorizzati ai versamenti volontari in data anteriore al 31 ottobre 2011. Ciò per quanto riguarda i requisiti di accesso e decorrenza della pensione. In questi 50 mila, però, posso rientrare diversi soggetti.Gli enti gesto di forme di previdenza obbligatoria provvedono al monitoraggio delle domande presentate sulla base della data di cessazione del rapporto di lavoro.

DOMANDA:Sono nato il 21 novembre 1958. Ho cominciato a lavorare da dipendente nell’aprile del 1974. Da quella data ho sempre lavorato come dipendente in varie aziende.Al termine di una cassa integrazione di tre anni, sono stato licenziato (licenziamento collettivo per cessata attività), a partire dal 1° novembre di quest’anno.I miei contributi figurano regolarmente tutti pagati all’Inps fino a questa data.Al 28 febbraio 2011 avevo maturato 1.913 settimane lavorative (presso l’INPS).Alla luce delle nuove regole previste dal decreto “Salva Italia”, quando potrò andare in pensione e con quali, eventuali, ulteriori penalizzazioni sullo stipendio che mi sarà erogato, nell’ipotesi che mi venisse calcolato il metodo contributivo piuttosto che il retributivo?

RISPOSTA: Il traguardo della pensione si prospetta piuttosto lontano per la pensione di vecchiaia (66 anni e più per effetto dell’adeguamento della speranza di vita). Oppure 40 anni più 3 mesi, più l’adeguamento legato alla speranza di vita, con la penalizzazione del 2% sulle anzianità contributive maturate anteriormente al 1° gennaio 2012 per ogni anno di anticipo nell’accesso al pensionamento rispetto all’età di 62 anni.Il sistema di calcolo contributivo si presenta meno favorevole rispetto a quello retributivo.

DOMANDA: Sono un dipendente di un ente pubblico di 63 anni e con un’anzianità di servizio, al 31 dicembre 2011, di 39 anni e 4 mesi di contributi previdenziali all’INPS (regime retributivo pieno).Se decidssi di restare al lavoro dopo il 1° gennaio 2012 quanto tempo dovrei rimanere in servizio prima di poter andare in pensione?Potrò decidere di andare in pensione in qualsiasi momento o dovrò aspettare di compiere 66 anni oppure 42 anni di contributi?

RISPOSTA Poiché il lettore ha maturato entro il 31 dicembre 2011 il diritto a pensione di anzianità con il sistema delle quote potrà andare in pensione anche dopo il 2012, con la normativa previgente a quella introdotta con la manovra Monti per quanto riguarda i requisiti di accesso e la decorrenza.

DOMANDA:Sono un dipendente pubblico. Il 1° aprile 2012 avrei raggiunto quota 96. Ho compiuto 60 anni il  28 febbraio 2012. Maturerò i 36 anni di contributi il 30 marzo 2012. In base alle regole in vigore prima della manovra Monti, avrei dovuto attendere un anno e andare in pensione nel 2013. Posso fare la domanda di pensione nel 2013? Che cosa accade ora? Posso fare la domanda di pensione entro il 31 di questo mese?

RISPOSTA Poiché il lettore maturerà i requisiti per la pensione dopo il 2011 si applicheranno le regole più restrittive introdotte dalla manovra Monti.

DOMANDA: Quali sono le regole per l’uscita anticipata?

RISPOSTA: A decorrere da gennaio 2012, l’accesso alla pensione anticipata ad età inferiori ai requisiti anagrafici è consentito esclusivamente  se risulta matura un’anzianità contributiva di 42 anni e un mese per gli uomini e 41 anni e un mese per le donne. Ciò per chi matura i requisiti nel 2012.

DOMANDA: Ho 56 anni e 31 anni di contributi con quota 87. Con il precedente sistema pensionistico, tra età anagrafica e contributi, avrei potuto raggiungere in cinque anni quota 97, necessaria per andare in pensione. Che cosa accade adesso?

RISPOSTA Per chi matura il diritto alla pensione di anzianità dal 1° gennaio 2012 il sistema delle quote per la pensione di anzianità è stato eliminato.Resta la possibilità della pensione anticipata con 42 anni di contributi (41 per le donne), più un ulteriore mese per il 2013 e 2014. Vanno anche considerati gli adeguamenti dovuti alla speranza di vita, che già dal 2013 sono quantificabili in tre mesi.Nei casi di pensionamento prima dei 62 anni di età, scatta la penalizzazione di due punti l’anno della componente retributiva maturata prima del 2011.

DOMANDA: Sono nato nel 1959. Ho iniziato a lavorare dal 1976.A ottobre 2011 ho fatto fare dal Patronato una ricerca sulla data di acquisizione del diritto alla pensione con i 40 anni di contributi e la data che mi hanno segnalato era il 22 ottobre 3016.Dopo avrei dovuto attendere altri 18 mesi per la finestra mobile. E’ ancora prevista l’uscita anticipata?

RISPOSTA L’uscita anticipata è ora possibile per gli uomini con 42 anni di contribuzione, più un ulteriore mese per il 2013 e 2014.Vanno anche considerati gli adeguamenti dovuti alla speranza di vita, che già dal 2013 sono quantificabili in tre mesi. Sotto i 62 anni di età il richiedente incorre in una penalizzazione della componente retributiva.

DOMANDA: Sono nata l’8 luglio 1952. Sono stata assunta in banca il 15 giugno 1973, sono del fondo esuberi bancari dal 1° dicembre del 2009. Sarei dovuta andare in pensione dal 1° agosto 2013 (comprensivo dell’anno in più previsto dal meccanismo delle finestre mobili). Cosa mi succederà ora? E quando potrò andare in pensione?

RISPOSTA Con la manovra Monti la situazione della lettrice si viene a complicare. Chi al 31 ottobre 2011 è titolare di prestazioni straordinarie a carico di fondi di solidarietà può rientrare nel numero di 50.000 unità che, in base alla stessa manovra, possono andare in pensione con le vecchie regole. Il problema è che sono molte le persone che concorrono per rientrare in questa platea.

DOMANDA: Sono nata ad agosto 1952. Ho 38 anni di contributi versati. Già a settembre 2011 ho firmato per l’esodo incentivato al 31 dicembre 2011, pensando che avrei preso la pensione a settembre 2013 (60 anni di età più un anno di finestra mobile).Se ho fatto bene i conti, con la manovra attuale raggiungerò i requisiti nel 2018, con 66 anni di età. E’ giusto?

RISPOSTA Il calcolo è esatto. Va però messo in conto che va considerato anche l’adeguamento dovuto al meccanismo della speranza di vita che scatterà a partire dal 2013 con tre mesi.

DOMANDA: Sono un dipendente di banca. Ho compiuto 61 anni ad aprile 2011, al momento ho 34 anni di contributi a fine 2011, ho presentato domanda di riscatto della laurea a gennaio 2009 con l’intenzione di riscattarmi almeno un anno per raggiungere i 35 anni di contribuzione, quindi per maturare il diritto alla pensione entro la fine del 2011.Al momento non ho avuto ancora risposta con i calcoli.Qualora la risposta mi venga data durante il 2012 (su domanda presentata nel 2009) e decidessi di aderire pagando, ho diritto ad andare in pensione con le vecchie regole?

RISPOSTA La risposta è positiva. E’ bene però sollecitare l’INPS per la definizione degli anni riscattati utili per la maturazione del diritto alla pensione entro il 31 dicembre 2011.

DOMANDA: Sono una dipendente della Pubblica amministrazione. Sono nata a giugno 1952 ed ho iniziato a lavorare il 1° marzo 1973 e riscattato un anno e quattro mesi del corso di laurea.Con la precedente normativa sarei potuta andare in pensione il 1° novembre 2012, ma vorrei continuare a lavorare o sono obbligata ad andare in pensione?Nel caso possa continuare a lavorare, con la nuova normativa, potrò scegliere quando andare in pensione o dovrò raggiungere il compimento dei 66 anni?

RISPOSTA Si ritiene che la lavoratrice possa continuare a lavorare, secondo le regole dettate dal proprio Ordinamento della Pubblica amministrazione.Con la nuova normativa l’intressata potrà andare quando vuole con la pensione anticipata.

DOMANDA: Sono nato il 5 agosto 1958 e sono entrato nel mondo del lavoro il 1° luglio 1973.Attualmente sono iscritto nelle liste di mobilità e sto lavorando con un contratto a termine. La mobilità scade a metà gennaio del 2014. A settembre 2013 alla pensione maturo le 2.080 settimane pari a 40 anni di contributi.Quando potrò andare in pensione?

RISPOSTA Il lettore potrà avere l’accesso alla pensione con le regole prvigenti alla manovra Monti se rientrerà nelle 50 mila unità stabilite dalla stessa manovra Monti.In questa platea rientrano diversi soggetti. L’INPS provvederà al monitoraggio delle domande di pensione sulla base del criterio della data di cessazione del rapporto di lavoro.

DOMANDA:Sono un ex dipendente bancario nato nel febbraio 1952; ho aderito all’esodo incentivato o avendo compiuto 35 anni di contribuzione con decorrenza 1° aprile 2008 fino al 31 dicembre 2012. Dal 1° gennaio 2013 dovrei passare a carico dell’INPS vorrei sapere se tutto rimane invariato.

RISPOSTASi. Ai sensi dell’articolo 24, comma 14, del DL 201/2011, le disposizioni in materia di requisiti di accesso e di regime delle decorrenze vigenti prima della data in vigore del decreto continuano ad applicarsi ai lavoratori che risultano beneficiari di provvedimenti di mobilità ed esonero, sulla base di accordi stipulati entro il 31 ottobre 2011, nel limite del numero massimo di 50 mila lavoratori beneficiari, ancorché maturino i requisiti per l’accesso al pensionamento dopo il 31 dicembre 2011.

DOMANDA:Sono nato nell’aprile del 1955. Ho iniziato a lavorare nel 1971 e ho maturato i 40 anni di contributi ad aprile 2011. Ora sono all’ottavo mese della finestra che terminerà ad aprile 2012.Con la nuova manovra posso andare in pensione a maggio 2012 senza penalizzazioni?

RISPOSTASi, avendo già maturato i requisiti di 40 anni di contributi per la pensione di anzianità, potrà andare in pensione alla data richiesta, con applicazione della normativa previgente.

DOMANDA:Sono nata il 6 agosto 1950.Sono un’insegnante di ruolo in informatica in servizio presso un Ict statale con 34 anni di servizio.Entro il 31 dicembre 2011 posso presentare la domanda di pensionamento?Ci sono penalizzazioni?

RISPOSTAAvendo maturato i requisiti per la pensione di vecchiaia ad agosto 2011 (61 anni) potrà presentare domanda di pensionamento con decorrenza dal 1° settembre 2012 con applicazione della previgente normativa.

DOMANDA:Sono nata il 20 ottobre 1951 e al 31 ottobre 2011 ho maturato 37 anni di contribuzione nel pubblico impiego. Quando potrò andare in pensione?

RISPOSTAL’articolo 24 del DL 201/2011 ha riconosciuto la cosiddetta certezza dei diritti ai lavoratori che hanno raggiunto, alla data del 31 dicembre 2011, i requisiti di accesso al pensionamento secondo la previgente normativa.Pertanto, poiché ha maturato i requisiti per la pensione di anzianità al compimento dei 60 anni (quota 96) avvenuto ad ottobre 2011, potrà andare in pensione decorsi 12 mesi dalla predetta data, per applicazione della finestra mobile prevista dalla legge 122/2010.

DOMANDA:Sono nata nell’ottobre 1955, sono dipendente di un Ente locale e maturo 39 anni di contributi a gennaio 2012. Per andare in pensione devo aspettare i 41 anni e tre mesi?Sono previste penali sull’assegno?

RISPOSTAMaturerà i requisiti richiesti nel 2014, con 41 anni e tre mesi, ma a tale anzianità occorrerà aggiungere ulteriori 3 mesi per l’adeguamento alla speranza di vita, in totale 41 anni e 6 mesi, quindi con uscita dal luglio 2014, con penalizzazione del 2%, calcolata sulla quota retributiva, per ogni anno mancante a 62 anni o proporzionata al numero di mesi.

DOMANDA:Sono stato messo in mobilità a gennaio 2008. Sono esclusp dall’applicazione delle nuove regole pensionistiche visto che a luglio 2014 compio 61 anni e a dicembre del medesimo anno maturo 39 anni di contributi?Ho sentito che i beneficiari di un eventuale mantenimento del vecchio regime pensionistico sono nel limite di 50 mila soggetti.Vorrei sapere con quale criterio vengono selezionati questi fortunati?

RISPOSTAL’articolo 24, comma 14, del DL 201/2011, esclude dalla nuova riforma i lavoratori che risultano beneficiari di provvedimenti di mobilità ed esonero, sulla base di accordi stipulati entro il 31 ottobre 2011, nei limiti del numero massimo di 50 mila beneficiari, per i quali continuano a trovare applicazione le disposizioni in materia di requisiti di accesso e di regime  delle decorrenze vigenti prima della data in vigore del decreto, ancorché maturino i requisiti per l’accesso al pensionamento dopo il 31 dicembre 2011.Sarà cura degli enti gestori di forme di previdenza obbligatoria provvedere al monitoraggio, sulla base della data di cessazione del rapporto di lavoro o dell’inizio del periodo di esonero di cui alla lettera d), comma 14, delle domande di pensionamento presentate dai lavoratori di cui al comma 14 che intendono avvalersi dei requisiti di accesso e del regime delle decorrenze vigenti prima della data di entrata in vigore del presente articolo.

DOMANDA:Sono una insegnante nata a giugno 1952, al 31 dicembre 2011 avrò 39 anni e 3 mesi .Quando potrò andare in pensione e che penale devo pagare, se lascio il lavoro al momento del raggiungimento del requisito minimo di età contributiva?

RISPOSTAIn applicazione dell’articolo 24, comma 10, maturerà il diritto a pensione con 41 anni e 6 mesi di contributi a marzo 2014, ma dovrà aspettare, in quanto insegnante, l’uscita dal 1° settembre 2014, senza penalizzazione avendo a tale data compiuto i 62 anni di età anagrafica.

DOMANDA:Con l’eliminazione delle finestre di uscita, per gli insegnanti sarà possibile cessare l’attività anche durante l’anno scolastico?

RISPOSTA No. Con l’abolizione della finestra mobile prevista dall’articolo 24, comma 5 del DL 201/2011, per gli insegnanti torna in vigore l’uscita unica prevista dal 1° settembre dell’anno di maturazione dei requisiti pensionistici.

DOMANDA:Sono nata a dicembre del 1952, ho 28 anni di contributi e a ottobre 2010 sono andata via dalle Poste italiane approfittando dell’esodo incentivato.A che età posso andare in pensione?

RISPOSTAPercepirà la pensione a 66 anni di età anagrafica, ai quali occorre aggiungere l’adeguamento della speranza di vita previsti in tre mesi dal 2013 e stimati in ulteriori 8 mesi fino al 2019. Quindi in totale a 66 anni e 11 mesi.

DOMANDA:Sono una docente della scuola pubblica nata il 18 maggio 1952.Con la vecchia normativa sarei andata in pensione dal 1° settembre 2012, avendo accumulato un’anzianità di 39 anni, 7 mesi e 24 giorni. Con la manovra bis l’accesso è stato spostato all’anno successivo, quindi dal 1° settembre 2013.Ora con la manovra Monti/Fornero quando potrò accedere alla pensione anticipata rispetto alla pensione di vecchiaia.

RISPOSTAPer la pensione anticipata si allungano i tempi.La pensione anticipata sostituisce il vecchio trattamento di anzianità con 40 anni di contributi. In base al comma 10 dell’articolo 24 del DL 201/2011, indipendentemente dall’età anagrafica, occorrono 42 anni e un mese per gli uomini a decorrere dal 1° gennaio 2012; 41 anni e un mese per le donne, sempre a decorrere dal 1° gennaio 2012. Per uomini e donne scatterà un nuovo aumento di un mese nel 2013 e 2014.Vi è da notare, però, che quando un  lavoratore o una lavoratrice accedono al pensionamento con meno di 62 anni , la pensione anticipata viene ridotta del 2% per ogni anno di anticipo rispetto a 62.Questa riduzione scatta sulla quota di pensione relativa alle anzianità contributive maturate prima del 1° gennaio 2012.

DOMANDA:Sono un lavoratore dipendente, portiere di notte in un albergo da 32 anni. Vorrei sapere se con la riforma, per le attività usuranti, continueranno ad esserci gli sconti di tre anni sui requisiti per il pensionamento.

RISPOSTAIl comma 17, dell’articolo 24 della manovra Monti conferma di tre anni sui requisiti anagrafici, con un’anzianità contributiva di 35/36 anni. Per maturare la pensione, però, occorrerà attendere più a lungo: per chi i lavoratori notturni che hanno lo sconto pieno, dal 2012 servirà raggiungere quota 96 con almeno 60 anni di età; dal 2013 quota 97 anni con almeno 61 anni di età.

DOMANDA:Con la riforma per le donne nel pubblico impiego viene a decadere la legge che consente fino al 2015 di andare in pensione (calcolata con il contributivo) con 35 anni di anzianità contributiva e 57 anni di età?

RISPOSTALa manovra Monti salva l’articolo 1, comma 9, della legge 243/2004. Questa norma, prevede, in via sperimentale fino al 31 dicembre 2015, la possibilità di ottenere la pensione di anzianità con il minimo di 35 anni di contribuzione e 57 anni per le lavoratrici dipendenti (58 anni per le autonome) attraverso l’opzione per il sistema di calcolo contributivo.

DOMANDA:Compirò i 60 anni nel novembre 2012.Sono stata autorizzata ai versamenti volontari nel 1981. Ho maturato 15 anni di contributi. Rientro in qualche deroga rispetto alla riforma Monti per accedere alla pensione di vecchiaia?

RISPOSTALa manovra Monti stabilisce per la pensione di vecchiaia il requisito contributivo minimo di 20 anni.Non risulta, però, che la manovra abbia eliminato la norma precedente che prevede il requisito minimo contributivo di 15 anni per chi era autorizzato ai versamenti volontari entro il 1992.Si ritiene che, a favore della lettrice, potrebbe trovare applicazione quanto stabilisce l’articolo 24 della manovra, che esenta dai nuovi requisiti quanti sono stati autorizzati ai versamenti volontari prima del 31 ottobre 2011.

DOMANDA:Sono un dipendente pubblico con 36 anni di contributi effettivi, Vorrei sapere con quale sistema andrò in pensione dopo le modifiche contenute nella manovra.

RISPOSTALa pensione verrà liquidata con il sistema retributivo per i contributi riferiti fino al 31 dicembre 2011 e con quello contributivo per quelli riferiti a periodi successivi.Così stabilisce l’articolo 24 della manovra.

DOMANDA:Sono nato il 20 novembre 1953 ed al 31 dicembre 2011 avrò 35 anni e 31 settimane di contributi, comprensivi di tre anni di riscatto laurea e uno di militare.Quando potrò andare in pensione?

RISPOSTAIl lettore potrà andare in pensione di vecchiaia a 66 anni di età. Occorre però tener conto della maggiorazione collegata al meccanismo della speranza di vita (probabilmente 11 mesi in più nel 2019).

DOMANDA
Sono nato il 6 maggio 1973. Lavoro come dipendente da quando avevo 26 anni e da circa sei mesi sto pagando mensilmente in modo rateale il riscatto laurea (quadriennale).
Considerato l’importo abbastanza elevato (40 mila euro) che mi è stato chiesto per riscattare la laurea, mi domando se sia conveniente, alla luce della recente manovra Monti, continuare a pagare il riscatto, ovvero se sia meglio rinunciarvi, interrompendo i pagamenti mensili.
RISPOSTA
Tutto sommato, il riscatto laurea potrebbe risultare ancora conveniente in quanto aumenta l’anzianità contributiva e risulta essere valido, a oggi, sia per il diritto sia per la misura della pensione.
Stabilire i vantaggi in termini di importo della pensione è attualmente impossibile.
In ogni caso, se il lettore decide di interrompere i versamenti, lo può fare in qualsiasi momento e non perdere quelli effettuati.
DOMANDA
Sono un dipendente di un Ente locale, nato a gennaio 1951. A marzo 2012 maturerò 40 anni di contributi.
Se vado in pensione entro il prossimo anno, quando potrò avere il mio Tfr?
RISPOSTA
La precedente manovra /DL 138/2011) ha previsto una modifica alla liquidazione del Tfr per i lavoratori dipendenti pubblici: in pratica la liquidazione viene incassata dopo 24 mesi, in base alla modalità di erogazione del Tfr che dipende dall’importo da liquidare.
La modifica riguarda, appunto, le pensioni di anzianità dei dipendenti statali nel caso questi ultimi decidano di optare per la cessazione anticipata del rapporto di lavoro rispetto alla pensione di vecchiaia.
DOMANDA
Sono nato il 14 luglio 1955.
Maturerò i 40 anni di contributi a fine gennaio 2012. Ho qualche possibilità di andare con le vecchie regole?
RISPOSTA
La risposta è negativa. Nel 2012 non sarà possibile andare in pensione con 40 anni di contributi. E’ ancora prevista l’uscita anticipata, ma l’accesso è consentito solo se risulta maturata un’anzianità contributiva di 42 anni e un mese per gli uomini e 41 anni e un mese per le donne, con riferimento ai soggetti che maturano i requisiti nel 2012.
Questi requisiti contributivi sono aumentati di un ulteriore mese per il 2013 e di un ulteriore mese a decorrere dal 2014.
Sulla quota di trattamento relativa alle anzianità contributive maturate antecedentemente il 1° gennaio 2012 è applicata una riduzione percentuale pari ad 1 punto percentuale per ogni anno di anticipo nell’accesso al pensionamento rispetto all’età di 62 anni: tale percentuale annua è elevata a due punti percentuali per ogni anno ulteriore di anticipo rispetto a due anni.
DOMANDA
Sono un bancario esodato al Fondo di solidarietà dal 1° gennaio 2010. Leggendo il Decreto Monti, nella parte nella parte che salvaguarda nel numero di 50 mila prima (e 65 mila poi) i lavoratori in mobilità o esodo, vedo che gli enti pensionistici dovranno monitorare le domande di pensione al fine di verificare il raggiungimento di tale soglia. Poiché raggiungerò i vecchi requisiti nel 2015, e dunque solo allora presenterò la domanda di pensione, è necessario che mi faccia certificare il diritto alla pensione al fine di rientrare con sicurezza nel numero previsto dalla norma?
RISPOSTA
La certificazione è prevista per coloro che raggiungono il diritto con i vecchi requisiti, p’recedenti il decreto Monti, entro il 31 dicembre 2011.
In base al testo degli emendamenti  alla manovra circolato nelle ultime ore per gli esodati è previsto l’accesso al pensionamento con i vecchi requisiti, ma nell’ambito delle risorse finanziarie che saranno stanziate nei prossimi anni.
DOMANDA
Se nel 2012 riscattassi la laurea (approfittando di un eventuale bonus aziendale da percepire l’anno prossimo) raggiungerei già a giugno 2010 i 35 anni di contribuzione, con 61 anni di età anagrafica compiuti a maggio 2010. Con quale metodo sarà calcolata la mia pensione?
RISPOSTA
Se gli anni di laurea vanno a collocarsi prima del 1995 e con gli stessi il lettore raggiunge 18 anni di contributi al 31 dicembre 1995, la pensione sarà liquidata con il sistema retributivo fino al 31 dicembre 2011, dato che dal 1° gennaio 2013 scatta il contributivo pro-rata per tutti.

 

DAL SOLE 24 ORE DEL 7, 8, 9, 10, 15 DICEMBRE 2011

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