sabato, Maggio 4, 2024
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SUCCEDE IN ITALIA: Per le due titolari di PostePay avviato l’iter di rimborso

LAVORATRICE
PRECARIA LAMENTA L’INDIFFERENZA

Buongiorno, sono una
lavoratrice precaria che saltuariamente utilizza la PostePay. Il 4 luglio 2013
sono rimasta vittima di una truffa via internet per due operazioni
simultaneamente addebitatemi in modo fraudolento per complessive 300 euro.

Nello stesso giorno ho
presentato denuncia ai Carabinieri e un reclamo per disconoscimento delle
suddette operazioni di addebito con relativa richiesta di rimborso al servizio
reclami Poste italiane di Roma, per il tramite dell’ufficio postale di Signa.

Dopo aver atteso oltre
sette mesi, senza ricevere alcuna comunicazione e aver sollecitato più volte,
in data 30 gennaio 2014 tramite raccomandata, ho inviato all’ufficio reclami di
Roma, un sollecito scritto, consegnato personalmente anche all’ufficio postale
di Signa.

Purtroppo a tutt’oggi
non ho ricevuto alcuna comunicazione.

Premesso che ho sempre
custodito con la massima attenzione e non ho mai ceduto nemmeno temporaneamente
la carta, non ho mai rivelato ad alcuno il codice segreto, sono rimasta
allibita dal comportamento che Poste Italiane riserva ai propri clienti; il
gruppo non solo ha contravvenuto al regolamento del servizio reclami pubblicato
sul proprio sito, che prevede tempi di risposta di 30 giorni, ma ha totalmente
ignorato la mia richiesta tanto quanto la normativa di cui all’articolo 7 del
decreto legislativo 11/2010.

Voglio poi sottolineare
l’atteggiamento di quasi rassegnazione in relazione ai tempi e alle probabilità
di rimborso delle somme furtivamente sottratte, tenuto dalla responsabile
dell’ufficio postale di Signa alla mia richiesta di assistenza e di aiuto.

La somma di 300 euro
potrà apparire modesta, ma rappresentano una parte significativa del mio
stipendio di precaria.

Oltre al fatto che ho
dovuto sostenere anche le spese di una raccomandata a causa dell’assoluta
mancanza e totale indifferenza nei confronti del proprio cliente.

Simona F. (via e-mail)

SITO
ONLINE ADDEBITA IMPORTO SULLA CARTA PREPAGATA

Buongiorno, sono ben
decisa anche io ad andare fino in fondo per recuperare l’importo di 520 euro
che mi è stato addebitato online dalla “Bmb Srl” con la quale non mai avuto
niente a che fare.

Purtroppo dopo quattro
mesi dalla mia denuncia scritta alla polizia postale e a Poste italiane, con
questionario stampato, non ho neanche ricevuto conferma che la procedura per il
rimborso è stata attivata. Cosa mi consigliate?

G.S. (via
e-mail).

RISPONDE
POSTE ITALIANE

Rispondiamo
alla signora Simona F. e alla signora Giada Salemi e le informiamo che Poste
Italiane ha avviato l’iter per il rimborso che avverrà al termine del processo
di liquidazione.

Restiamo a
lori disposizione per qualsiasi ulteriore necessità.

DAL SOLE 24 ORE DEL 15 MARZO 2014

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