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CONDOMINIO : Compensi omnicomprensivi per l’amministratore

Gradirei un parere sul caso di un
amministratore di condominio che si fa pagare a parte, impropriamente a mio
avviso, per il controllo dei requisiti delle imprese, quale, ad esempio,
l’esame del Durc. L’amministratore ha solo il compito di verificare se una
ditta è in possesso del Durc, ma non ha le capacità per valutarlo. Inoltre,
sempre il nostro amministratore applica le spese postali in base ai millesimi
di proprietà. Poiché io ho più millesimi di tutti i condomini, circa il 22%, su
18 proprietari, quando si riunisce l’assemblea di condominio io pago uno
sproposito di spese.

Fabio Gherarducci – MASSAROSA

R I S P O S T A

A norma
dell’articolo 1129 del Codice civile, comma tredici, ” l’amministratore
all’atto dell’accettazione della nomina e del suo rinnovo deve specificare
analiticamente, a pena di nullità della nomina stessa, l’importo dovuto a
titolo di compenso per l’attività svolta “. La disposizione sta a significare,
come per il passato, che il compenso determinato all’inizio del mandato – salvo
espresse riserve – deve ritenersi omnicomprensivo e globale anche quanto, ad
esempio, riguardi il controllo di requisiti dell’impresa ai fini del Durc.

Le spese di amministrazione, in
aggiunta al compenso – spese di posta, cancelleria, telefono, affitto locali
assemblea, eccetera – gravano indistintamente su tutti i condomini e devono
essere ripartite in base alle quote millesimali di proprietà, se il regolamento
contrattuale non disponga diversamente.

DAL ” IL SOLE 24 ORE ” DEL 18 AGOSTO 2014

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