A leggere i fatti di questi giorni, a cominciare dalla
manifestazione del più grande Sindacato nazionale (CGL) e alcune frange
minoritarie del Partito di maggioranza relativa al Governo del Paese, mi viene
in mente la figura di un altro vecchio politico, On.le Marco FOLLINI – di area
UDC – che, periodicamente, un giorno si e l’altro pure, chiedeva una “verifica
di governo” durante l’era Berlusconi.
Era una spina nel fianco, dove non gli andava bene
niente: qualunque iniziativa, ammesso che ci fosse stata la volontà e la forza
politica per farlo – il Follini la contestava, a prescindere.
Ecco, la posizione di oggi della minoranza del Partito
democratico – penso ai Bersani, ai Cuperlo, Civati e altri e a quello che è
stato negli anni il braccio armato dello stesso partito, per l’appunto la CGL
che, negli anni, era capace di paralizzare l’Italia di fronte al tentativo di
qualche cambiamento ad opera di chi, legittimamente, aveva l’onere e la responsabilità
di decidere perché democraticamente eletto al Governo del Paese.
Grazie alle tante manifestazioni oceaniche, puntualmente
organizzate in Piazza San Giovanni a Roma, ogni tentativo veniva sopito,
soffocato sul nascere: praticamente si decideva di non decidere, si è tirato a
campare con i risultati che tutti possiamo constatare.
Ora mi chiedo due cose:
1. Come
fa un Sindacato, sia pure grande e autorevole, che ha consentito da sempre le
cc.dd. pensioni d’oro da 50/60/90 mila euro al mese nell’ambito della Pubblica
amministrazione professare oggi la difesa delle categorie più deboli?
2. Come
fa lo stesso Sindacato a dire che con questa manifestazione vuole difendere il
lavoro di chi non ha diritti?
3. Perché
in altri Paesi occidentali – pensiamo a Tony Blair in Gran Bretagna, Jospin e/o
Chirac in Francia o Bill Clinton negli Stai Uniti d’America etc. – quando scade
un mandato o si perdono le elezioni si esce dalla vita politica, si transita
nell’oblio?
4. Noi
italiani, che peccato abbiamo fatto per continuare a sentirci e ri..sentirci
fino alla noia questi archibugi della nostra storia politica che nella vita
hanno avuto una sola abilità: vivere di chiacchiere…faremo, faremo, faremo…. .
Ecco, questa è la ragione perché
questo nostro giovane Presidente del Consiglio riesce ancora ad emozionarmi e
farmi credere che l’Italia è un grande Paese, fatto di grandi opportunità, di
capacità imprenditoriale e tanta voglia di rialzarsi.
Viva Renzi, viva l’Italia