L’assemblea
condominiale dello stabile nel quale abito ha deciso di procedere alla
contabilizzazione del calore, con la sostituzione della caldaia con una a
condensazione. La spesa relativa sia all’installazione dei ripartitori e delle
valvole termostatiche sia a quella per la sostituzione della caldaia e della
nuova canna fumaria dev’essere ripartita in base alla tabella millesimale di proprietà
oppure applicando quella relativa al riscaldamento?
A. R. – ROMA
R I S P O S T A
L’impianto di riscaldamento è composto
da quattro sottoinsiemi:
1) produzione
del calore (caldaia e quanto altro necessario posto nella centrale termica);
2) distribuzione
del calore (colonne montantì che portano l’acqua calda);
3) regolazione
(valvole termostatiche);
4) emissione (i
caloriferi);
La produzione
del calore e parte della distribuzione sono beni comuni. Infatti, secondo
l’articolo 1117, n.3, del Codice civile, l’impianto centralizzato per il
riscaldamento e i relativi collegamenti sono comuni fino al punto di
diramazione ai locali di proprietà individuale dei singoli condòmini, ovvero,
in caso di impianti unitari, fino al punto di utenza. Si ritiene, pertanto, che
tutte le spese effettuate in centrale termica e per la canna fumaria vadano
ripartite sulla base della tabella millesimale di proprietà, ex articolo 1123,
comma 1, del Codice civile.
Tutto quanto è
posto dal punto di diramazione in poi, invece, dovrebbe essere a carico del
singolo condomino, che, quindi, dovrà pagare i ripartitori e le valvole
termostatiche.
DAL”IL SOLE 24 ORE” DELL’8 DICEMBRE
2014
