E’ arrivato un avallo importante alla riforma costituzionale targata Renzi: quello del Consiglio Generale di Confindustria, che, in occasione del referendum di ottobre si schiera dalla parte del ‘Sì’.
E’ in particolare il superamento del bicameralismo perfetto, che
garantirebbe tempi legislativi più rapidi e un minor ricorso ai decreti
legge del governo a comparire fra le righe dell’intervento della
Confederazione degli industriali:
L’appoggio del Consiglio Generale alla riforma per quanto
“migliorabile” è “una scelta a favore della governabilità, della
competitività e del valore della responsabilità. La riforma
costituzionale guarda all`interesse generale del Paese nel medio-lungo
periodo e va sostenuta, quindi, a prescindere dalla situazione
politico-elettorale del momento”.
Altri punti importanti della riforma, per Confindustria, sono la semplificazione e la modernizzazione dei rapporti tra i diversi livelli di governo (con la distinzione netta fra poteri legislativi regionali e centrali),
l`introduzione di misure di efficientamento della finanza pubblica.