Medico,
dirigente di struttura complessa, nato il 26 aprile 1949, assunto come
dirigente medico il 21 febbraio 1977, con 40 anni di servizio il prossimo mese
e riscatto di 6 anni di laurea. Indipendentemente dal riscatto, a fine 1995
avevo prestato servizio per più di 18 anni con i relativi versamenti.
Alla
luce della circolare Inps 74/15, devo considerare persi i contributi dei sei
anni di riscatto? O, in qualche modo, possono arricchire il calcolo?
G. R.– BRESCIA
R I S P O S T A
Si
ritiene che gli anni della laurea dovrebbero, in ogni caso, essere valorizzati
ai fini del calcolo della pensione. Infatti, anche se, in applicazione
dell’articolo 1, comma 707 della legge 190/14, ai fini del calcolo della
pensione, l’importo non potrà eccedere quella che sarebbe spettata applicando
il sistema di calcolo della vecchia normativa, gli anni di riscatto della
laurea saranno conteggiati in quota a) di pensione (relativa all’anzianità
contributiva maturata sino al
31/12/1992), per il calcolo si prende a base l’ultima retribuzione pensionabile
annua lorda percepita/spettante all’atto
della cessazione dal servizio, che, di norma, risulta superiore al calcolo
della quota b) di pensione (relativa all’anzianità contributiva maturata dal
1/1/93 in poi), per il calcolo si prende a base la retribuzione della media
degli ultimi 10 anni di servizio.
DAL “IL SOLE 24 ORE” DEL
20 FEBBRAIO 2017
