MASTERCARD ITALIA: APERTURA VERIFICA FISCALE
Dagli organi di stampa leggo dell’apertura di una verifica fiscale nei confronti del colosso finanziario americano operante in tutto il mondo, con un fatturato di oltre 13 miliardi di dollari prodotto grazie ad una miriade di servizi finanziari offerti alla clientela.
L’accesso della Guardia di finanza ha interessato le due sedi di Roma e Milano e al momento, salvo l’acquisizione di dati di bilancio e documentazione contabile unitamente a memorie informatiche non si conosce altro.
L’operazione di controllo appena intrapresa viene indicata come un intervento di routine nel quadro del piu’ ampio programma di lotta all’evasione ed elusione fiscale.
Per ora, essendo agli inizi, non si segnalano rilievi particolari.
La Mastercard ha gia’ fatto sapere di essere tranquilla avendo sempre rispettato le norme fiscali e tributarie esistenti nel nostro Paese, nel quadro della migliore collaborazione.
Controllo di merito
Al netto dei riscontri che saranno effettuati nel corso dell’attivita’ ispettiva ed in assenza di particolari imput investigativi che certamente non conosciamo, gli utili di esercizio dell’azienda non possono che quantificarsi sugli aggi per i servizi forniti alla clientela, a sua volta censita dall’anagrafe della clientela, al pari di qualunque intermediario finanziario.
Se questi si possono immaginare gli utili, caratteristici e strutturali, si puo’ ragionevolmente concludere che non sia possibile occultare incassi o ricavi non fatturati.
Se cosi’ e’, come possiamo immaginare una modalita’ di abbattimento del carico tributario e quindi un danno erariale per la nostra amministrazione finanziaria?
L’unica strada possibile puo’ riguaardare il versante “costi” e quindi quella dell’annotazione di costi indeducibili perche’ estranei all’oggetto sociale dell’impresa ovvero, nella ipotesi peggiore, costi fittizi documentati da false fatturazioni.
Come sempre accade in questi casi, trattandosi di una materia complessa al cospetto di una multinazionale di servizi finanziari serviti sul territorio nazionale, ci saranno sicuramente contatti anche ai massimi livelli per meglio inquadrare i profili applicativi della vigente disciplina fiscale soprattutto in tema di “elusione fiscale” che una certa dottrina e giurisprudenza ha qualificato come una forma di “abuso del diritto” o, a secondo dei punti di vista, di legittima difesa.
Staremo a vedere.
Quello che e’ certo e’ che le tasse si devono pagare e ogni strada e’ buona per fare cassa!
Nel breve periodo sapremo di piu’!