martedì, Aprile 30, 2024
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Commercialista ruba € 2,6 milioni ai suoi clienti. Il caso

Commercialista ruba € 2,6 milioni ai suoi clienti. Il caso

È successo nel cesenatico: un noto commercialista ha intascato più di 2 milioni e mezzo di euro destinati al pagamento delle imposte dei suoi clienti. L’accusa è truffa aggravata e dichiarazione infedele; la Guardia di Finanza continua ad indagare.

Le indagini sono state portate avanti dalle Fiamme gialle insieme alla Procura della Repubblica di Forlì e fanno emergere diversi capi d’accusa di rilevanza penale: dall’omessa dichiarazione dei redditi alla ricettazione. In attesa del processo, contro di lui è stato disposto il sequestro dei proventi illeciti e la sospensione dalla professione di commercialista e revisore contabile. Qui tutti i dettagli del caso.

Commercialista ruba 2,6 milioni di euro: il caso

La Guardia di finanza insieme alla procura di Forlì hanno scoperto una truffa del valore di 2,6 milioni di euro commessa da un commercialista (S.B.) di Sant’Angelo di Gatteo (provincia di Forlì-Cesena) nei confronti dei suoi clienti. L’accusa è di aver falsificato le dichiarazioni dei redditi, o di non averle presentate affatto, in modo da intascare ingiustamente le somme anziché versare le imposte dovute.

Il protagonista di questa eclatante vicenda avrebbe truffato imprenditori grandi e piccoli, artigiani, liberi professionisti e tutti i suoi storici clienti, i quali hanno presentato molteplici denunce. Le indagini degli agenti hanno fatto emergere che i soldi rubati venivano utilizzati per scopi personali e anche per finanziare le società immobiliari di cui il commercialista risulta proprietario. Come si legge nel comunicato stampa della Guardia di finanza, su tali somme è stato ordinato il sequestro preventivo che, dopo la sentenza di condanna, si trasformerà nella confisca dei beni per un valore equivalente all’importo indebitamente percepito.

Cosa rischia il commercialista accusato di truffa

Le accuse che gravano sul commercialista S. B. sono gravissime: violazione degli articoli 4 e 5 del Codice dei reati tributari (Dichiarazione infedele e Omessa dichiarazione dei redditi); ricettazione (ex articolo 648 del Codice penale); truffa aggravata (ex articolo 640 bis del Codice penale). Guardia di Finanza e Procura continuano ad indagare, nel frattempo sono state sequestrate tutte proprietà immobiliari, quote societarie e saldi attivi per un valore di oltre 370mila euro; a queste misure si aggiunge la sospensione dall’esercizio della professione. Sarà la magistratura a decidere se ordinare anche la detenzione in carcere e la radiazione dall’albo.

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