Italia: Spesa sanitaria e previdenza!

Nel tentativo di contrastare il pensiero di molti soloni che accusano i Governi degli ultimi venti anni di aver fatto tagli alla sanità per svariati miliardi, riporto la tabella sopra indicata – fonte Eurostat – da cui emerge l’esatto contrario.

Infatti, se fate caso, sommando le due voci – sanità & previdenza – il nostro livello di spesa non ha eguali e siamo al primo posto in Europa.

Tuttavia, come stiamo sperimentando in queste giornate drammatiche per effetto della grave epidemia in atto del Corona Virus, il livello di efficienza complessivo evidenziato in questa grave emergenza, appare assolutamente inadeguato.

Dico questo, volendo anche ricordare quello che ci sentivamo dire all’inizio dell’anno, con lo scoppio della epidemia in Cina, sia dal nostro amato Giggino – Ministro degli esteri – e dal Ministro della Sanità Speranza: Abbiamo il servizio sanitario migliore del mondo, una eccellenza in assoluto e siamo pronti a tutto.

Intanto, siamo stati i primi in Europa ad aver interdetto tutti i voli in partenza o in arriva dal continente asiatico.

Oggi invece, coinvolti come siamo nel contagio della gravissima pandemia, scopriamo di non avere neanche le attrezzature per la protezione individuale degli operatori sanitari che, rischiando la vita ogni giorno, stanno combattendo una guerra senza munizioni contro un nemico invisibile.

Ad oggi, nel giro di un paio di mesi, oltre 50 operatori sanitari sono morti, immolandosi per salvare tanta gente nelle corsie di ospedale.

Se quanto detto appare verosimile, dobbiamo chiederci perché in Italia abbiamo circa 5mila posti di terapia intensiva al cospetto della vicina Germania che ne ha circa 30mila.

Dobbiamo chiederci come mai abbiamo avuto il numero chiuso per l’accesso alla facoltà di medicina delle nostre Università costringendo tanti nostri giovani, validi, ad emigrare.

Le domande sono tante, forse troppe e non credo di essere in grado di evidenziarle tutte. Quello che tuttavia appare chiaro è che la gestione logistica e organizzativa del Servizio sanitario nazionale, affidato singolarmente a ciascuna Regione non ha funzionato e necessita di una modifica sostanziale, profonda, urgente.

Appena ieri, il nostro Presidente del consiglio Conte, in una intervista apparsa sul Sole 24 Ore ha detto che urge intervenire sul Titolo V della Costituzione, soprattutto alla luce dei “vincoli sparpagliati alla Pappagone maniera” che abbiamo dato prova con lo scoppio di questa drammatica crisi.

Sommessamente, vorrei ricordare agli stessi soloni ai quali mi riferivo nella introduzione di questo articolo che noi, Popolo del SI, di cui mi onoro di far parte, l’avevamo compreso fin dal 4 dicembre 2016!