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L’Unione Europea: Il nostro unico salvataggio!

L’Unione Europea: Il nostro unico salvataggio!

 

In questi giorni di crisi, sanitaria, economica e sociale, che sembra aver investito l’intero pianeta a causa del “coronavirus”, diverse sono le iniziative che si cercano di mettere in campo per superare la grave contingenza.

Già da qualche settimana, a vario titolo e partendo da posizioni diverse, si sta parlando di utilizzare il Meccanismo europeo di stabilità (comunemente chiamato MES), per fornire aiuti economici agli Stati in difficoltà, Italia in primis.

In questo tentativo e sullo stesso fronte vediamo anche la Francia e la Spagna, osteggiati in una prima fase dai Paesi del Nord Europa come l’Olanda, la Germania, l’Austria, la Polonia e pochi altri.

Giova ricordare tuttavia che, per quanto necessita l’unanimità per decisioni del genere, il 60% dei diritti di voto della UE sono risultati a favore degli aiuti o costituendo un fondo apposito, oppure utilizzando il MES senza alcuna condizionalità, così come originariamente contemplato (regole di rientro dal debito molto rigide, tagli della spesa pubblica), sulla falsa riga di quanto è stato fatto per il salvataggio della Grecia.

L’ipotesi di accordo di questo MES rinnovato, rivisto e corretto, prevede un solo paletto riguardante la “destinazione vincolate” delle risorse da veicolare unicamente alla voce “emergenza sanitaria”.

Il tutto, se andrà come previsto, nell’arco dei prossimi giorni, tale ipotesi di accordo, verrà ratificata dall’apposita riunione dei 26 Capi di Governo.

Staremo a vedere!

Ruolo della Banca Centrale Europea

Il nuovo Governatore della Banca Centrale Europea – Christine Lagarde – dopo la iniziale gaffe sugli spread in conferenza stampa di cui abbiamo già parlato in altro contesto, ha recuperato bene, mettendo sul piatto 750 miliardi di euro per fronteggiare la crisi in atto.

A questi, che non sono pochi, ha anche detto agli Stati, spendete quello che serve, la BCE sta al vostro fianco per gli sforzi ritenuti necessari.

Ciò detto, molto sommessamente, vorrei dire ai tanti soloni in circolazione – sovranisti e nazionalisti della pasta asciutta a prescindere, quelli che vogliono uscire dall’Europa nei giorni dispari per rientrare il giorno dopo, quelli che dicono sempre, almeno a chiacchiere “prima gli italiani” – che questa offerta della BCE non è poca cosa e che per noi, sistema Italia, significa la vita invece della morte certa.

Infatti, senza l’ombrello della Banca Centrale Europea, venderemmo i nostri titoli del nostro smisurato debito pubblico (Bot & Cct), ad interessi da usura del 6/7%, con uno spread in ascesa verticale.

Quello che dico, lo ricordo sempre ai nostri “sovranisti della pasta asciutta”, aventi peraltro una memoria molto corta, ai quali voglio sempre molto bene, é già successo nell’autunno del 2011, anche per effetto ad una speculazione finanziaria sempre attiva. La nostra sopravvivenza come sistema Paese, considerato il nostro debito pubblico stellare, avrebbe una vita limitata.

Se così è, lunga vita anche ai sovranisti che vogliono bene all’Italia e che capiscono la gravità della situazione che il sistema Paese sta attraversando!

Grazie!

 

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