sabato, Maggio 4, 2024
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Deutsche Bank: 150 milioni di multa  per legami a rischio con Jeffrey Epstein

Deutsche Bank: 150 milioni di multa  per legami a rischio con Jeffrey Epstein

 

A scandalo scoppiato contro il miliardario Jeffrey Epstein, arrestato per abusi sessuali  e traffico di minori, ma la Deutsche Bank ha sempre consentito transazioni a rischio.

Si è trattato di servizi finanziari mai interrotti e che la banca tedesca ha sempre consentito, tollerato e occultato. Stando alle accuse portate avanti dal New York Department of Financial Services (DFS), la filiale statunitense di Deutsche Bank avrebbe continuato a offrire servizi finanziari a Jeffrey Epstein anche in seguito alla scoperta dei suoi crimini. In pratica, si afferma che la banca avrebbe aiutato ad inviare milioni di dollari ai suoi presunti complici, a effettuare senza troppi problemi bonifici in favore di donne con conti bancari in Russia e anche a prelevare ingenti somme di denaro in contanti senza attirare l’attenzione.

Oggi è tempo di fare i conti con le autorità di controllo americane che impongono una multa di 150 milioni di dollari alla Deutsche Bank.

In pratica la banca non avrebbe mai fatto domande e men che mai i doverosi controlli circa le causali delle transazioni, ormai defunto in quanto deceduto durante la detenzione nelle carceri a stelle e strisce.

Insomma, aver approvato centinaia di transazioni  per milioni di dollari poste in essere nel periodo compreso fra il 2013 e il 2018 da parte di un personaggio così chiacchierato, ha danneggiato l’istituto di credito tedesco tanto sotto il profilo economico che reputazionale.

Sulla questione è intervenuto anche il governatore dello Stato di New York, Andrew Cuomo che, ha diramato il seguente comunicato:

“Non importa quanto ricca, quanto grande o quanto potente sia un’istituzione, i comportamenti predatori di qualsiasi tipo non saranno tollerati a New York. Per anni il comportamento criminale e offensivo del sig. Epstein è stato ampiamente noto, eppure le grandi istituzioni hanno continuato a giustificare quella storia e prestare la loro credibilità o i propri servizi per guadagnarci finanziariamente”.

Per chiudere la vicenda nel minor tempo possibile, sembra che la banca tedesca abbia patteggiato la sanzione con le autorità americane: chi sbaglia paga!

Analogie nazionali

Non conosco a fondo la vicenda di cui parliamo, salvo la lettura di qualche stralcio diramato dalla stampa.

Ciò detto, sono indotto a credere che una situazione del genere, di fronte ad una operatività finanziaria così vivace posta in essere nel nostro Paese,  non si sarebbe mai potuta verificare nel senso che le banche, per un personaggio di tal fatta, lo avrebbero inondato si Segnalazioni di operazioni sospette in men che non si dica.

Anche qui, il terrore sanzionatorio di svariati milioni di euro avrebbe fatto la differenza!

 

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