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Serbatoio legislativo antiriciclaggio: pausa di riflessione!

Serbatoio legislativo antiriciclaggio: pausa di riflessione!

 

In Italia, un po’ tutti, forse per cultura o per una sorta di “tirare a campare”, siamo abituati a scrivere sempre nuove leggi, regolamenti, circolari, istruzioni operative e quant’altro, senza preoccuparci di verificare la buona riuscita ed il funzionamento di quelle esistenti.

Oggi, per rimanere in tema, prendo lo spunto dall’ultima iniziativa dell’Unità d’informazione finanziaria (Uif) della Banca d’Italia che, dall’alto della sua allocazione, ha pensato bene di introdurre aggiornamenti, di merito e di contenuti, sulle Segnalazioni antiriciclaggio aggregate.

Sto parlando dei cosiddetti “Flussi S.AR.A”. riepilogativa di una determinata operatività delle banche, censita sulla base di algoritmi predefiniti e che consentono di verificare, ex post, lo spostamento di determinati flussi finanziari (contante, titoli di credito, disposizioni di bonifico anche in rapporto a determinate aree territoriali).

Insomma uno studio del “riciclaggio del denaro sporco” a tavolino.

Infatti gli intermediari finanziari di prima fascia – Banche, Poste, Imel (anche quelle con sede all’estero e punto di contatto centrale in Italia), hanno l’obbligo a questa comunicazione statistica mensile.

Con la nuova norma, introdotta in questi giorni, possiamo notare che una delle principali novità introdotte è l’abbassamento della soglia da 15 a 5mila euro per dare corso alla citata comunicazione mensile.

Perché ne parlo?

Ne parlo perché, invece di pensare a nuove normative con adempimenti aggiuntivi, mi farebbe molto piacere che chi di dovere, avesse una pausa di riflessione sulla strada percorsa, i successi ottenuti, gli ostacoli ancora da superare.

Insomma, capire con non ha funzionato e cosa bisogna correggere, riguardo all’approccio basato sul rischio, alla riservatezza che è un colabrodo, alle segnalazioni ad orecchio tanto per fare numero e che non servono a nessuno, al feedback che non ha mai funzionato, a condotte reiterate da parte di clientela già segnalata, all’importanza delle soglie di rilevanza penale per capire quando, come e perché parlare di Riciclaggio da evasione fiscale, all’adeguata verifica “rafforzata” anche in presenza di operatività coerente e priva di qualsivoglia pericolo.

Cercare di spiegare come si materializzano fenomeni corruttivi nella pubblica amministrazione attraverso consulenze fittizie, con bonifici in partenza da conti aziendali, come si individuano le frodi fiscali nelle fatturazioni infragruppo, come si individuano le frodi carosello perpetrate attraverso vendite “sotto costo”, triangolazioni etc.

Insomma, prima dei flussi S.AR.A. c’è molto altro cui nessuno pensa!

 

 

 

 

 

 

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