Banca di Credito Peloritano di Messina: 17 indagati per gravi reati
Al termine di alcune criticità emerse da una ispezione della banca d’Italia, la Procura della Repubblica di Messina ha aperto un fascicolo processuale nei confronti del management della Banca di Credito Peloritano della città sullo Stretto, oltre al disposto commissariamento dell’Istituto già da aprile 2020.
Le ipotesi di accusa sono serie e variegate e si va dall’associazione a delinquere al fraudolento trasferimento di valori, al riciclaggio, auto riciclaggio e sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte.
Mi auguro che le indagini facciano chiarezza sulle tante irregolarità, molto gravi, allo stato solo presunte ma soprattutto che vengano alla luce le condotte irregolari che hanno esposto i 17 indagati e l’aspetto reputazionale della banca.
La gravità dei reati contestati va ben oltre la mera omessa segnalazione di operazione sospetta in materia di lotta al riciclaggio di denaro sporco, ma evidenzia, al contrario, un sistema di commistione diffuso che coinvolge diversi soggetti, non ultimi, gli stessi amministratori e gli organi di controllo interno della stessa banca.
Aspettiamo fiduciosi di conoscere l’esito delle indagini della Guardia di finanza e della stessa Autorità giudiziaria.