venerdì, Maggio 3, 2024
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Mondo banche!

Mondo banche!

La truffa di diamanti di questi giorni, portata in auge al grande pubblico anche in conseguenza del licenziamento di un valido ed efficiente funzionario del servizio ispettivo della Banca d’Italia – dr. Carlo Bertini – mi ha ricordato, per una qualche similitudine lo scandalo del 2008 riguardante la ex Banca 121.
All’epoca, ne parlai con questo articolo – https://www.giovannifalcone.it/banca_121_quando_gli_oneri_non_corrispondono_agli_onori____/

In estrema sintesi, cos’hanno in comune le due vicende?
In comune hanno due aspetti salienti che faremmo bene a sottolineare:
1. Da una parte il Ciccillo Cacace qualunque, rappresentato dal comune risparmiatore, destinato a soccombere di cui in ogni epoca nessuno si preoccupa;
2. Dall’altra la vera grande sfortuna, cioè la malasorte di avere la Banca d’Italia come controllore istituzionale.

Se facciamo mente locale infatti, abbiamo la contezza che, periodicamente, in pratica ogni 10/15 anni, la Banca d’Italia deve risultare coinvolta, in un modo o nell’altro, in qualche vicenda truffaldina.
Per meglio esprimere il concetto, riporto un breve passaggio dell’articolo che scrissi all’epoca:
“Con il rinvio a giudizio di 14 persone imputate di “truffa”, si è conclusa la fase delle indagini preliminari presso uno dei tanti uffici giudiziari della Repubblica contro la dirigenza della prestigiosa ex banca salentina.
Volendo tentare di interpretare questo primo importante provvedimento emesso dalla Procura della Repubblica di Brindisi, come cittadino comune, senza alcuna conoscenza approfondita della specifica legislazione, avuto riguardo alle numerose norme violate, rimango quantomeno sconcertato.
Alla preliminare iscrizione nel registro degli indagati di circa 60 persone, ivi compresi i vertici dell’istituto (Consiglio di amministrazione e Collegio sindacale), tutta l’inchiesta risulta decisamente ridimensionata.
L’intera vicenda ha avuto origine, come è noto, dalla vendita di prodotti finanziari così detti strutturati (action 2001, ctz action 2002, btp tel, btp equity, ctz equity, bot strike 2002, btp index, ecc), sia i piani finanziari myway-4you e simili.
A leggere le sigle di questo mercatino finanziario, si comprende subito che l’unica cosa che non è mancata è stata la fantasia creativa, con particolare riferimento agli acronimi in tutto simili a quelli utilizzati dai “titoli pubblici” e quindi risultati fatali al piccolo risparmiatore.
Il reato di truffa, sembra essere stato contestato alla responsabile dell’ufficio “divisione privati e finanza”, al responsabile dell’ufficio di vigilanza sui servizi d’investimento, al responsabile della divisione “coordinamento filiali” ed al responsabile della “rete indiretta”, ad alcuni promotori finanziari e dipendenti della ex banca 121.”

Cioè una banca, allocata nel Salento della fantasiosa Regione Puglia, nel rastrellare il risparmio privato, utilizza acronimi in tutto simili ai titoli di Stato e nessuno a Roma se ne accorge: E’ normale tutto questo?
Secondo me no!

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