venerdì, Maggio 3, 2024
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Antiriciclaggio: I migliori test per superare ogni tipo di controllo!

Antiriciclaggio: I migliori test per superare ogni tipo di controllo!

 

Mutuando l’esperienza direttamente vissuta, avendo subito cinque controlli dall’organismo centrale di vigilanza della Banca d’Italia senza ricevere neanche il soffio di un rilievo, una osservazione o qualsivoglia altro genere di appunto, voglio provare a tracciare un percorso pratico che ogni responsabile di filiale potrà svolgere in completa autonomia.

Per chi fosse seriamente interessato, con tutti gli approfondimenti possibili ed immaginabili, i test da superare sono cinque che vado ad elencare in modo dettagliato:

  1. Esame ultime 10 posizioni acquisite – Si tratta di verificare le ultime dieci posizioni acquisite – Ndg più recenti – (rapporti di conto corrente, depositi, mutui, fideiussioni, finanziamento etc.), riscontrando tanto la completezza della documentazione acquisita che la corretta adeguata verifica svolta, avuto riguardo allo scopo e natura della relazione, titolare effettivo. Il ricorso alla formula residuale per la sua individuazione, deve assicurare la conservazione della traccia storica dell’attività svolta – ex comma 6) articolo 20 del d.lgs 231/07 e successive modificazioni e integrazioni. Più precisamente, laddove trattasi di “attività economiche”, eseguire riscontri sotto il profilo formale della documentazione esibita e sostanziale, circa il reale esercizio della certificata attività economica, relativamente alla idoneità infrastrutturale in termini di mezzi e personale idoneo;
  2. Verifiche rafforzate – Modalità di ricerca e criteri utilizzati per la selezione dei soggetti da sottoporre a “verifica rafforzata”, relativamente allo screening da fare sul “rischio alto” proposto dalla Circolare della Banca d’Italia del 30 luglio 2019, avuto riguardo all’approccio basato sul rischio. L’esame dovrà riguardare, soprattutto l’inserimento di soggetti per Sos già inoltrate, notizie di stampa, movimentazione di contante, indagini autorità giudiziaria, rapporti con la pubblica amministrazione etc., tenendo sempre conto dell’approccio basato sul rischio, richiamato al primo punto della stessa Circolare Bankit. L’importanza della coerenza delle transazioni registrate sui rapporti di conto è stato e rimane a mio avviso il miglior antidoto per isolare il malaffare;
  1. Ricerche di massa ed evidenze diagnostiche – Avere un quadro aggiornato delle evidenze diagnostiche – Gianos, Contante reale, Trasferimento CD, Rapporti con paesi a rischio, Cambio taglio, Effetti al dopo incasso – con la verifica di metodo e di merito sui commenti fatti, significa tenere la situazione dei rapporti sotto controllo. Almeno una volta all’anno, procedere a queste estrazioni, acquisendo la documentazione di supporto da parte del cliente per i casi dubbi (false fatture, consulenze fittizie, corruzione etc.) ;
  2. Manuale A/R e iter della segnalazione di operazione sospetta – La disponibilità del “manuale antiriciclaggio” a beneficio della rete, in ossequio ad una formazione sistematica svolta, deve essere una base di partenza comune per tutto il personale di periferia. L’iter della Sos deve essere aperto verso tutto il personale che mantiene rapporti con la clientela, facendo un esame delle Segnalazioni non condivise;
  3. Corretta alimentazione AUI – Acquisire a scandaglio delle buste di cassa – tre giornate ultimo semestre – riscontrando la corretta registrazione in archivio delle operazioni rinvenute nella documentazione esaminata. In pratica, quello che trovo sul cartaceo, lo devo riscontrare nella memoria elettronica della banca, registrata nei tempi e nei modi stabiliti dalle norme.

In casi dubbi, quando le informazioni acquisite non mi consentono di assumere una decisione definitiva, suggerisco una lettura dei bilanci per verificare l’annotazione di costi fondamentali – Tfr ed emolumenti personale – ovvero, direttamente un Durc aggiornato dall’Inps e una certificazione di regolarità fiscale dall’Agenzia delle entrate per il tramite dell’0amministratore.

Questi riscontri, di cui rimarrà traccia al fascicolo del cliente, serviranno a dimostrare il grado di sensibilità alla problematica de qua, ovvero migliorare la conoscenza della situazione nel suo complesso.

Conclusioni

Con la convinta consapevolezza di non aver esaurito in alcun modo un terreno infinito di possibilità, legato alla fantasia della clientela legata al malaffare, quanto detto può essere una buona base di partenza.

 

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