- Il malaffare si contrasta migliorando la formazione per comprendere prima e meglio, la natura ovvero la coerenza delle transazioni registrate sui rapporti. Questo risultato è possibile facendo bene l’Adeguata verifica all’avvio della relazione ovvero, seguendo l’operatività rapporto durante, sapendo bene cosa guardare;
- Le aziende che vengono invitate a partecipare alla gare ad evidenza pubblica (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza – Pnrr) – per citare un esempio fatto dall’articolista -, devono far parte di un elenco (Ance), idonee sotto il profilo tecnico i cui soci fondatori ovvero la stessa reputazione degli amministratori hanno già superato un screening rigoroso;
- Consentire l’accesso ai contenuti dell’instaurando Registro dei TT.EE., ci espone a rischi inimmaginabili sotto il profilo dell’utilizzo criminale (pensiamo al sequestro di persona, alla estorsione o addirittura “pagare per poter vivere” con relativa tranquillità).
Pratica operativa
L’organismo centrale di controllo e vigilanza come l’Uif della Banca d’Italia, da almeno un triennio e il 4 luglio u.s. in modo più chiaro, ha pubblicamente denunciato l’assoluta insufficienza ovvero le gravi approssimazioni dei soggetti obbligati – in primis banche e professionisti – nell’affrontare la lotta al riciclaggio.
Nella citata denuncia pubblica si denuncia infatti che circa il 30% delle Segnalazione di operazioni sospette inoltrate sono prive di criticità o, per tradurre, non hanno ragion d’essere e fanno perdere solo tempo. Nel contempo, l’Organismo della Banca d’Italia, dice anche che la qualità della collaborazione attiva nel suo complesso è decisamente modesta ed insufficiente.
Con queste premesse, possiamo pensare che spostare la scadenza di un termine per la comunicazione dei Titolari effettivi di una serie di persone giuridiche (Società di capitali, Fondazioni, Associazioni e Trust) sia un dettaglio tanto importante e dirimente?
Personalmente, per le ragioni che ho cercato di sintetizzare mi sembra una vera esagerazione che, nel mio piccolo e per quel che può servire sto cercando di attutire, scrivendo una “Guida operativa antiriciclaggio” per dare una risposta all’Organo di vigilanza ed una best practice ai soggetti obbligati.
Ho iniziato di qua:
Lotta alle mafie. Antiriciclaggio: il registro dei titolari effettivi sospeso dal Tar
Fonte: fai.informazione.it
Vincenzo Musacchio ai microfoni di RAI Radio 3: “Congelare il registro che svela chi gestisce fondi e fiduciarie significa fermare uno strumento essenziale per limitare i rischi del riciclaggio mafioso”.
Dal 2018 la direttiva UE n. 843 resta ancora inattuata in Italia. Non la eseguì il Governo Conte, tantomeno quello di Draghi e oggi resta ancora lettera morta.
Le mafie, i corrotti e gli evasori gongolano. Prestanome, fiduciari ed evasori che riciclano negli “Stati offshore” possono dormire sonni tranquilli. L’Italia almeno fino a marzo 2024 resterà l’unico Stato membro dell’Unione europea ancora privo del Registro dei Titolari Effettivi (RTE). Società di persone e di capitali, fondazioni, associazioni e trust per ora non dovranno più inviare alle Camere di Commercio le informazioni necessarie per formare la nuova sezione del Registro delle Imprese.
Cosa accadrà in questo frangente?
Per gli appalti del Pnrr, ad esempio, le pubbliche amministrazioni, non potranno conoscere il titolare effettivo che si occulta dietro le scatole cinesi che spesso coprono chi vince l’appalto. Corruzione e riciclaggio senza poter conoscere il titolare effettivo saranno sicuramente più facili da realizzare.
Quando il registro sarà applicato, inoltre, la sua trasparenza sarà limitata soltanto a chi abbia un interesse legittimo (rilevante e differenziato) e quindi non a tutti, soprattutto non alla società civile (associazionismo) e tantomeno ai giornalisti.
Mi auguro che tale limitazione sia eliminata perché in una democrazia pluralistica come la nostra i giornalisti e la società civile dovrebbero poter accedere a queste informazioni senza dover dimostrare il loro legittimo interesse in casi specifici.
La trasparenza più ampia possibile è la prima strategia preventiva per poter combattere efficacemente mafie e corruzione. Si rifletta su questo aspetto.
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Vincenzo Musacchio, criminologo forense, giurista, associato al Rutgers Institute on Anti-Corruption Studies (RIACS) di Newark (USA). È ricercatore indipendente e membro dell’Alta Scuola di Studi Strategici sulla Criminalità del Royal United Services Institute di Londra.
Personalmente, per le ragioni che ho cercato di sintetizzare mi sembra una vera esagerazione che, nel mio piccolo e per quel che può servire sto cercando di attutire, scrivendo una “Guida operativa antiriciclaggio” per dare una risposta all’Organo di vigilanza ed una best practice ai soggetti obbligati.