domenica, Maggio 5, 2024
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CONCORSI “FORZE ARMATE” & DI POLIZIA: Addio al requisito dell’altezza minima

Con il sì definitivo della Camera alla proposta di legge (C. 2295 e abb.) che modifica l’art. 635 del Codice dell’ordinamento militare, di cui al d.lgs. n. 66/2010, dal 18 dicembre scorso cambiano i parametri fisici per l’ammissione ai concorsi delle forze armate, di polizia e vigili del fuoco.

La novità più eclatante del provvedimento che ha visto l’accordo unanime del Parlamento, è l’eliminazione dei limiti minimi di altezza, richiesti necessariamente per l’accesso nei corpi armati italiani, e che corrispondevano ad almeno 1 metro e 65 centimetri per gli uomini e ad 1 metro e 61 centimetri per le donne.

Cade così uno degli ultimi tabù in materia e si raggiunge, con l’eliminazione di un requisito ormai anacronistico e altamente discriminatorio,
secondo gli stessi promotori della legge, “un obiettivo di civiltà
giuridica e di merito”, che mira appunto a valorizzare le competenze e a
favorire l’accesso alle carriere presso le forze armate.




I
requisiti, sulla base dei quali verranno effettuate le valutazioni
durante i concorsi per il reclutamento delle nuove leve, saranno quindi
un “mix” tra più parametri fisici correlati “alla composizione
corporea, alla forza muscolare e alla massa metabolicamente attiva,
secondo le tabelle richieste dal regolamento
”.

Ad essere valutato, in sostanza, sarà l’insieme delle capacità fisiche e attitudinali, garantendo una selezione efficace di fronte ad una platea più ampia,
dalla quale sinora restavano esclusi in molti (e soprattutto le donne)
solo per motivi di conformazione fisica e a prescindere dalle loro
qualità.

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