giovedì, Maggio 9, 2024
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La cronaca giudiziaria della lotta al riciclaggio: la vera palestra professionale!

La cronaca giudiziaria della lotta al riciclaggio: la vera palestra professionale!

 

Al netto delle nostre rispettive esperienze, in qualche caso anche ragguardevoli in rapporto alle tante primavere trascorse, spesso riguardanti contesti e mondi diversi, penso che, per restare nel quadro della lotta al riciclaggio e Governance d’impresa e al malaffare in genere, la vera palestra di vita e’ rappresentata dalla cronaca giudiziaria di cui la stampa ci rende edotti con cadenza quotidiana.

Cominciamo a leggere le tante inchieste giudiziarie dove si parla di associazioni a delinquere finalizzate alle frodi internazionali, alle false fatturazioni per la evasione fiscale, alla truffa o corruzione nella pubblica amministrazione, alle bancarotte fraudolente di aziende spesso decotte, attivita’ di copertura o infiltrazione della criminalita’ organizzata nella economia legale, ci si fa una cultura.

Volendo evitare una lettura superficiale di episodi di cronaca di questa natura e avendone parlato piu’ volte con articoli specifici, oggi voglio sottolinearne l’importanza onde comprendere con sufficiente approssimazione il modus operandi onde individuarne l’antidoto.

L’adozione di contromisure, in termini di prevenzione in rapporto agli obblighi imposti dalla normativa antiriciclaggio di cui al d.lgs 231/07 e successive modificazioni e integrazioni, impone una disamina attenta da parte dei soggetti obbligati, in primis gli Intermediari finanziari ed i professionisti – legali e contabili. Lo scopo di questo impegno e’, di tutta evidenza, senza alcuna presunzione di esaustivita’, rimane  quello di offrire qualche suggerimento per mitigare gli effetti del malaffare, soprattutto cercando di evitare un coinvolgimento anche in modo inconsapevole.

L’obiettivo, oltre che nell’immediato, serve anche a posteriori quando, anche a distanza di anni bisogna difendersi davanti ad un Organismo di vigilanza, pensiamo alla Banca d’Italia o ancora peggio alla Guardia di finanza che, ormai in pensione, vi viene a contestare una ‘’omessa’’ Segnalazione di operazione sospetta per fatti ed episodi accaduti nell’arco del quinquennio precedente secondo i termini di prescrizione dettati dall’articolo 28 della legge 689/81.

Conclusioni

Se quanto appena accennato appare anche verosimile, serve un metodo di lavoro, di valutazione della clientela che possa reggere anche negli anni a venire, al cospetto degli organi di vigilanza – https://www.giovannifalcone.it/lotta-al-riciclaggio-diamoci-un-metodo-uno-standard-per-la-sos/.

Quando non si ha sufficiente consapevolezza di quello che si fa, del proprio lavoro e dei risvolti potenziali in tanti ambiti, possono giungere sentenze surreali, che definire lunari e’ dire poco – https://www.giovannifalcone.it/antiriciclaggio-casi-atipici-particolari-surreali-se-volete-laggettivo-migliore-trovatelo-voi-buona-lettura/

Grazie per l’attenzione!

 

 

 

 

 

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