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Tar di Catanzaro – oggetto coronavirus!

Tar di Catanzaro – oggetto coronavirus!

La sentenza di oggi da parte del Tribunale amministrativo regionale della Calbria ha dato ragione al Governo centrale sul calendario di apertura delle attività economiche a livello nazionale.
La diatriba scaturisce dal fatto che, la Santelli, governatrice della Regione Calabria ha disatteso le disposizioni del DPCM ed autorizzato bar, ristoranti, fast food e quant’altro a riaprire unicamente se dotati di spazi all’aperto, assicurando ovviamente tutte le precauzioni ai fini della sicurezza (distanziamento, protezioni individuali del personale dipendente, sanificazione dei luoghi etc). Secondo alcuni il Governo centrale, in ossequio al dettato dell’art.32 della Costituzione, ha semplicemente cercato di emanare provvedimenti per la tutela della salute dei cittadini.
Questa sentenza, a mio avviso, conferma il fatto che la teoria sta a Roma, mentre la pratica sta in periferia, nei territori dove si vive, si soffre, si combatte e qualche volta si sbaglia pure.
Se è vero che lo Stato deve tutelare la salute dei cittadini, è anche vero che la politica deve avere la capacità di fare sintesi cercando di contrastare con tutte le forze il disastro economico o il suicidio di tanti imprenditori cercando, per quanto possibile, di venire incontro a operatori economici che vivono alla giornata – dopo due mesi di blocco totale – con la garanzia della massima sicurezza alle direttive impartite.
La politica deve avere la capacità di sintesi cercando di proteggere un insieme di valori che allo stato sembrano viaggiare per conto loro, secondo la metafora di Pappagone: Siamo vincoli o sparpagliati?

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