spot_img

La politica in vetrina: Le nostre opinioni, le proposte che servono al Paese!

La politica in vetrina: Le nostre opinioni, le proposte che servono al Paese!
 
L’epidemia non era ancora scoppiata quando, all’inizio dell’anno, un Senatore di Rignano – segretario di Italia VIVA – proponeva un piano shock per la nostra economia.
Un piano in grado di far ripartire il Paese, attraverso la spesa pubblica già finanziata per la realizzazione di grandi progetti per infrastrutture per oltre cento miliardi di euro ma che, per ragioni diverse, a volte addirittura inspiegabili, erano fermi.
Molti, in questi casi, sono soliti addurre problemi di burocrazia, come la causa di tutti i mali, scaricando in questo modo qualunque forma di responsabilità per il cattivo funzionamento della pubblica amministrazione, come se fosse una condanna divina.
Questa è la politica del tirare a campare, la politica senza visione, senza iniziativa e senza assumersi alcuna responsabilità.
In tale quadro, veniva richiesto il ricorso alla figura del “Commissario straordinario”, sulla falsa riga di quanto è stato già fatto per la realizzazione a tempo di record – del Ponte di Genova – che per l’Expo di Milano.
Coronavirus
L’inizio della pandemia ha di fatto bloccato questa discussione che, a livello politico si cercava di far passare, pur nel silenzio della stampa, sia urlata che scritta.
Infatti, tutti i nostri soloni in servizio permanete effettivo – dalla Gruber, a Floris, a Formigli e qualche altro scribacchino – non ne hanno mai parlato a sufficienza, impegnati come sono a lodare le gesta del Governo in carica.
Nel frattempo, la stessa forza politica, conscia della grave emergenza sanitaria, economica e sociale che l’intero Paese sta attraversando, ha cercato di avanzare altre proposte concrete nel segno della trasparenza e collaborazione costruttiva, come:
  • la nomina di un Super commissario per l’emergenza – proposto Guido Bertolaso – nel mentre la scelta ricadeva invece su Domenico Arcuri;
  • rivolgendosi al Governo in carica, si è chiesto di parlamentarizzare la crisi, cercando di far discutere e decidere al Parlamento le scelte da adottare (blocco attività economiche, aiuti economici, aperture etc.);
  • ripartenza delle attività economiche dopo circa due mesi di blocco – studiare le formule ed i protocolli di sicurezza;
  • regolarizzazione di braccianti agricoli e colf, badanti, per lo più immigrati già presenti nel nostro Paese, per contrastare lo sfruttamento e ikl lavoro nero, nonché aiutare il settore agricolo in forte difficoltà nel reperire forze lavorative per la raccolta di stagione.
Conclusioni
Ora, signori soloni di cui sopra, mi rivolgo a voi, in un momento di gravi difficoltà del Paese, al netto delle nostre rispettive e legittime opinioni politiche, magari diverse od opposte.
Cari soloni, vorrei che in questa fase si focalizzassero a sufficienza questi temi – a cominciare dalle grandi opere – in grado di far ripartire il sistema Italia, con un minimo di onestà intellettuale ed evitando di farlo dopo, a distanza di tempo, come del resto è già successo in precedenti occasioni.
Farlo dopo, non solo è patetico ma non serve assolutamente a niente – Paolo Mieli docet!

CATEGORIE

ULTIMI ARTICOLI

Ti potrebbero interessare anche: