SUCCEDE IN ITALIA: La cliente Mediolanum cade nella trappola dei truffatori web e pretende il rimborso
Volevo rendere noto come Banca Mediolanum non mi abbia tutelato in questa operazione eseguita tramite bancomat oggetto di truffa. Agli inizi di agosto mia figlia metteva un annuncio su Subito.it per la vendita di una bicicletta, come ho fatto anche io per altri oggetti venduti e tutto è andato sempre a buon fine.
Dopo qualche giorno telefonava un truffatore, dicendo che era interessato all’acquisto della bicicletta e che, visto che la sarebbe venuta a prendere un corriere, l’avrebbe pagata con il sistema di accredito via Bancomat.
Io perplessa perché non avevo mai fatto queste operazioni, avevo chiesto chiarimenti e l’aspirante compratore aveva detto che avremmo dovuto eseguire l’operazione tramite sportello e che mi avrebbe suggerito come svolgerla.
Mi sono recata al Bancomat e mi sono messa in contatto con il “compratore” che asseriva che mi doveva dare il numero del mandato di pagamento digitando il quale la cifra sarebbe stata trasferita sul mio Bancomat a saldo del suo acquisto.
In un primo momento usavo il Bancomat di Banca Fineco la quale però bloccava l’operazione scrivendo “operazione rifiutata”.
Allora ho provato con il Bancomat di Banca Mediolanum che invece mi permetteva l’esecuzione della transazione per “ben tre volte in quanto la cifra, a sentire l’acquirente della bici non riusciva a partire dal suo conto e dunque mi continuava questo numero di mandato che in realtà altro non era che il numero della carta prepagata che stavo ricaricando involontariamente. Così ho eseguito ben tre transazioni per 1.250 euro.
Nel frattempo, dopo pochi minuti dall’avviso di rifiuto, venivo contattata telefonicamente da Banca Fineco che mi diceva che aveva bloccato il mio Bancomat per tentata truffa. Insospettita dalla notizia mi mettevo direttamente in contatto con Banca Mediolanum per bloccare le transazioni oggetto della truffa e l’istituto di credito mi negava il blocco.
Lo stesso giorno andavo dai Carabinieri per fare la denuncia ed inoltravo tutta la documentazione all’ufficio preposto di Banca Mediolanum che, dopo qualche giorno, mi rispondeva che non si riteneva responsabile dell’accaduto in quanto avevo usato i miei codici personali.
A questo punto mi chiedo come mai Banca Fineco mi ha tutelato bloccando le operazioni prima che le eseguissi e invece Banca Mediolanum le ha permesse e non le ha bloccate neanche su mia richiesta cinque minuti dopo averle eseguite?
Tra l’altro andando a vedere sul sito Subito.it c’è anche un messaggio di allarme che mette in guardia da questa tipica truffa.
Questa mia lettera vuole essere anche un monito per i nostri lettori che vorrei invitare a stare attenti prima di fare certe operazioni, perché, in alcuni casi la banca, oltre a non bloccare le operazioni su richiesta del cliente, fa ricadere le responsabilità sul cliente stesso non ascoltandolo quando quest’ultimo chiede il blocco delle disposizioni.
Mi sono rivolto ad un’associazione consumatori perché non intendo accettare le giustificazioni della banca e spero che questa mia lettera sia pubblicata perché mi sembra giusto avvisare gli altri clienti del disservizio subito.
R.F. (via e-mail)
RISPONDE BANCA MEDIOLANUM
Ringraziamo òa redazione di Plus per averci sottoposto il caso della signora, che ci permette di tornare sull’importanza – come costantemente evidenziato dalla Banca nelle comunicazioni alla clientela – di prestare particolare attenzione ai truffatori che si nascondono nelle maglie del web.
In caso di richieste inusuali, che prevedono l’uso dei nostri codici segreti, conviene prestare sempre particolare prudenza e, nel caso, contattare il proprio referente finanziario per un confronto.
Nel caso specifico della signora, non possiamo entrare, in questa sede, nel merito delle circostanze che hanno generato il respinto dell’operazione truffaldina da parte di altro istituto.
A mero titolo esemplificativo e non esaustivo: potrebbe, in ipotesi essere intervenuto un blocco a seguito di una precedente attività truffaldina perpetrata dallo stesso individuo, la signora potrebbe aver raggiunto il plafond della carta, così via. Oltre alle suddette ragioni, la cliente ha chiesto assistenza a un’associazione a tutela dei consumatori alla quale la banca, all’esito delle proprie verifiche, darà pronto riscontro.
DA PLUS24 DEL SOLE 24 ORE DEL 10 OTTOBRE 2020
Storie di truffe, dove il pollo da spennare è sempre il risparmiatore!