Cartiere: Frode fiscale & Riciclaggio!
Con il Quaderno n.15, l’Uif ha diramato un “indicatore sintetico per individuare le società cosiddette cartiere”, cercando in questo modo di fornire un valido strumento di lavoro ai soggetti obbligati al contrasto al riciclaggio di denaro sporco e finanziamento dl terrorismo.
Lo studio dell’Organismo centrale di vigilanza della Banca d’Italia, ha messo insieme le informazioni fornite dal Gafi – Gruppo di azione finanziaria internazionale, dalla suprema Corte di Cassazione con le tante sentenze di legittimità emesse negli ultimi anni e dai contenuti desunti dalle segnalazioni di operazioni sospette raccolte nel periodo più recente.
A leggere le 36 pagine del documento si comprende che la strada è ancora lunga per addivenire ad un automatismo efficace e tempestivo per individuare in tempo utile, persone giuridiche -in genere società di capitali o cooperative – che nascono al solo scopo di emettere fatture per operazioni inesistenti per consentire a terzi di annotare costi fittizi per ridurre il carico tributario e frodare l’Iva comunitaria.
Infatti, la presenza di un eccesso di falsi positivi o negativi, non consente di attribuire al documento quella importanza che meriterebbe se mai fosse riuscito a scalfire le tante associazioni a delinquere che ruotano attorno alla vita delle cartiere.
Questo metodo, sembra basarsi sulla lettura degli indici di bilancio, quando mancano costi ammortizzabili, risultano movimentazioni ingenti di denaro contante, assenza di personale, mezzi etc.
Pratica operativa
A titolo personale, pur apprezzando lo sforzo fatto dall’Organismo centrale di vigilanza con la diffusione dello studio in parola, penso che, nelle more di perfezionarlo nella sua concreta applicazione, bene avrebbe fatto se avesse suggerito qualche procedura utile per limitare i danni nel contrastare con una qualche efficacia l’annosa problematica di cui oggi parliamo: la nascita e vita della cartiere!
La quotidiana cronaca giudiziaria ci dice che la criminalità organizzata e il malaffare in genere ruota attorno alla vita delle cartiere, intese come frodi fiscali per eccellenza che tanto danno procurano alle casse erariali.
Da sempre, tanto nel corso delle mie formazioni antiriciclaggio che per quanto scritto nel presente sito web, ho sempre parlato della “verifica di cantiere e analisi di bilancio” come miglior antidoto per contrastare l’annoso e pericoloso metodo di frode e di riciclaggio da evasione fiscale.
In tal modo, ho sempre prevenuto incidenti della specie, cercando di seguire la metafora di San Tommaso, cioè quello di fare una verifica di cantiere preliminare all’avvio di ogni rapporto!
Intanto, accontentiamoci di queste 36 pagine di analisi e studio che, se non altro, servono a produrre “ammuina” come sovente fa l’Organismo di vigilanza!
Bearsi dell’aumentato trend delle Segnalazioni di operazioni sospette da parte dell’Organismo centrale di vigilanza – Uif – o legare questi numeri ad una variazione in aumento della criminalità o del malaffare in genere, non solo è fuorviante ma è addirittura errato.
Le Sos aumentano perché permane un terrore sanzionatorio senza precedenti e, quando si registrano episodi della specie descritta, significa che non ha funzionato il dispositivo di contrasto e l’Adeguata verifica della clientela è saltata – https://www.giovannifalcone.it/dallemilia-alla-sicilia-maxifrode-societa-cartiere-creavano-fatture-false/