sabato, Aprile 27, 2024
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SUCCEDE IN ITALIA: Furioso il “rendimento” Allianz

        

E’ possibile che un cliente si veda
negare l’entità del rendimento del suo patrimonio dai consulenti finanziari che
paga perché glielo gestiscano? Con Allianz bank financial advisor Spa, si.

Vi spiego il perché.

Nei rendiconti che periodicamente mi
sono stati inviati, l’intermediario è risultato spesso poco trasparente. Faccio
alcuni esempi. In un comma della “sintesi del patrimonio”, disponibile in rete,
descriveva la mancata valorizzazione di certi componenti recitando così: “Per i
titoli di cui non è possibile  avere un
dato aggiornato non sono valorizzati (n.q.) e non compaiono nei totali”.
Segnalai le due violazioni (grammaticale e procedurale) al promotore
finanziario e al servizio clienti: la prima violazione è stata sanata, la
seconda no. Perché mai dei titoli trattati non si deve segnalare l’esistenza e
almeno il valore iniziale, se quello aggiornato non è disponibile? Comunque,
non una parola sul mio suggerimento a suo tempo debitamente protocollato.

Ancora: un inatteso aumento del 10%
del mio patrimonio, riportato nella homepage del 5 novembre 2011, era purtroppo
dovuto a meri errori contabili.

Ma i motivi della mia protesta sono
altri: innanzitutto il rifiuto di Allianz bank financial advisor di rivelarmi
il rendimento annuale del mio patrimonio; quindi le sue reticenze nel darmi le
indicazioni necessarie per recuperarlo e chiudere il nostro rapporto, come da
me intimato una volta emerse queste inadempienze. Verso la fine del 2011, mia
figlia, laureata in Economia e Commercio, mi suggerì di avvalermi della
Delibera Consob 16190/2007, articolo 54, per chiedere al promotore finanziario
il rendimento annuale della sua consulenza. Così feci ma a fronte di una
persistente reticenza gli rinnovai la richiesta con una e-mail inviata anche al
servizio clienti che l’ha ricevuta, debitamente protocollata, ma non ancora
evasa. Ho quindi inviato una protesta all’Ombudsman bancario, la cui pronta
risposta (mandata anche a Allianz bank financial advisor) recita così: “Rileva
in merito il collegio che la problematica sottoposta dal ricorrente al giudizio
dell’Ombudsman bancario attiene ad adempimenti (consegna di documentazione
relativa al portafoglio titoli) ai quali la depositaria è tenuta ai sensi dell’articolo
1838 del codice civile”.

I primi segnali di allarme erano
arrivati alla fine del 2011: dietro mia esplicita domanda il promotore
finanziario mi aveva confidato a voce una piccola plusvalenza mentre a me
risultava una cospicua minusvalenza. Chiesi dati e spiegazioni: qualche giorno
dopo il promotore mi telefonò e contrito ammise il suo errore. Ma non me lo
documentò nonostante le mie richieste: ho ragione di temere che abbia preso per
plusvalenza i miei risparmi di un anno. Il 7 maggio del 2012 inviai una formale
protesta all’amministratore delegato di allianz Bank financial advisors. Nelle
sue comunicazioni Allianz Bank financial advisors è dunque poco trasparente. Lo
scorso marzo mi aveva inviato insieme due lettere (prima me ne erano arrivate
insieme anche cinque, tutte da un unico mittente); descrivevano la mia “situazione
complessiva patrimoniale al 31 dicembre 2011. Erano entrambe datate 21 febbraio
2012 e firmate dall’amministratore delegato e dal direttore marketing. Ciascuna
si riferiva a una frazione diversa del mio patrimonio, la cui totalità
risultava quindi dalla somma di due componenti arbitrarie. Il mistero si chiarì
in parte quando un sagace esponente di un’associazione di consumatori da me
consultato scoprì che le due lettere erano sì indirizzate a me, alla stessa
via, ma a numeri civici diversi: i motivi erano ignoti ma le conseguenze
fiscali potrebbero esser serie. Neanche quelle lettere riportavano i dati da me
richiesti. Come potei verificare, analoghe anomalie nelle spedizioni e carenze
nei rendiconti si erano già verificate nel 2009 e nel 2010.

Di norma, dunque, un cliente ha
diritto di conoscere il rendimento della prestazione dei suoi consulenti
finanziari e, se insoddisfatto, di chiudere il rapporto e recuperare in tempi
ragionevoli la disponibilità del suo patrimonio senza coinvolgere Ombudsman, associazioni
dei consumatori, Consob e così via discorrendo. Con Allianz Bank financial advisors
questo non è possibile e ne sono responsabili dirigenti, servizio clienti,
promotore finanziario; adesso, se è umano che i dirigenti errino nel
selezionare e addestrare i dipendenti, è diabolico che perseverino ignorando
denunce di serie violazioni etiche, deontologiche e professionali. Stride il
contrasto con il proclama che Allianz Bank financial advisors ostenta nelle sue
comunicazioni: “L’opinione dei nostri clienti per noi è importante”.

C’è da chiedersi se le stesse carenze
affliggono anche i livelli più alti: amministratore delegato, direttori
marketing e promotore finanziario discettano sui crisi globali ma ignorano le
disfunzioni di cui sono esempi, testimoni oppure cause.

Ritengo che questo vada oltre il
personale e attenga al generale: chi tutela i risparmiatori? Chi sanziona
consulenti inadempienti? Mi si dice l’Arbitro Bancario finanziario, la Consob i
media.

Oppure la Magistratura? Brecht
chiedeva se c’era un giudice a Berlino: io chiedo se dentro un colosso tedesco
come Allianz Bank c’è un responsabile, e fuori un’Autority che lo controlli. E
continuerò a chiederlo.

Ma continuo nell’esposizione dei fatti.
Il 14 giugno 2012 ricevo da Allianz Bank financial advisors un pacco di 2,35
chili di estratti, rendiconti, polizze, fotocopie. La lettera di accompagnamento
è datata 21 maggio 2012 ma la spedizione è del 13 giugno 2012: ben 115 giorni
dopo la mia protesta che è del 20 febbraio 2012!

In quella lettera Allianz Bank
financial advisors cerca di giustificare questo deplorevole sperco di
intelligenza, tempo, denaro e carta, risorse tutte preziosamente scarse, che ho
girato a esperti legali e finanziari.

L’esordio della lettera è da cartellino
rosso: “Innanzitutto ci preme comunicarle che il suo promotore finanziario di
riferimento ci ha confermato di averle fornito nel tempo l’assistenza necessaria,
consegnandole nelle diverse occasioni la documentazione da lei richiesta”.

Adesso, se la “conferma” significa che
il promotore finanziario ha mostrato ai responsabili di allianz Bank financial advisors
documenti rilevanti e affidabili, perché non mostrarli anche a me? Qui non
servono “conferme” espresse da un promotore finanziario sub judice, ma prove.
Non fornirle, a dispetto delle richieste del cliente e della deontologia dell’operatore
(o diluirle maliziosamente in oltre 500 pagine) equivale ad aggiungere beffa,
provocazione e rappresaglia, a un danno obiettivo, concreto non meno che morale.
Dopo accurato esame ben tre esperti non sono stati capaci di estrarre dal pacco
inviatomi un’indicazione esplicita dell’entità del rendimento della consulenza
di allianz Bank financial advisors. A sorpresa sono emersi alcuni documenti con
firma soltanto assimilabile alla mia, adesso sotto attento esame. La “finanza
etica” lodevolmente illustrata in un recente opuscolo de “Il Sole 24 Ore” come
una “galassia importante all’interno del mondo finanziario” è anche la
risultante di responsabilità negli investimenti, onestà nelle scelte,
trasparenza nella documentazione, prontezza nel rispondere ai clienti. Tanto
più che per ottenere i dati da me richiesti ripetutamente e invano ad Allianz
bank finncial advisors bastano un paio di addizioni e sottrazioni, facilmente
effettuabili.

Dovrebbero uscirne due numeri
(rendimento assoluto e percentuale, con un + o un – davanti) e due righe e
mezza di spiegazioni, non due chili e mezzo di futilità. E magari un cenno di
scuse e un impegno a riparare eventuali danni.

Il tocco più recente (temo non
finale) a questa vicenda è dato da una lettera del 29 giugno 2012, scritta su
carta non intestata. La firma K.F., un promotore finanziario di Allianz bank
financial advisors, come risulta da un biglietto da visita allegato, mi informa
che gli è stata assegnata la mia posizione finanziaria e mi propone un incontro
per avviare una “proficua collaborazione”. Per quanto perplesso rispondo subito
e mi dichiaro disponibile, a patto che ne escano risposte alle mie domande. Attendo
ancora il suo riscontro. Poi mi arriva una lettera da Allianz bank financial
advisors.

Oggetto:”Assegnazione di un nuovo
promotore” (lo stesso K.C.) Grazie per la fiducia accordata”.

Kafka non poteva inventare nulla di
più allucinante, ha rimarcato un promotore finanziario di Allianz che chiede di
restare anonimo.

Vittorio Sgaramella– (Via e-mail)


Risponde
Allianz bank financial advisors Apa (gruppo Allianz)

L’istituto
si attiene scrupolosamente ai dettami normativi e regolamentari, la
documentazione fornita al cliente nel tempo è completa ed esaustiva. Il cliente
ha nel tempo ottenuto risultati soddisfacenti relativamente al mercato di
riferimento e come consuetudine di Allianz è sempre stato trattato con la deferenza
e il rispetto riservata alla propria clientela.


DAL SOLE 24 ORE DEL 6 OTTOBRE 2012


 


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