“”Trovandomi momentaneamente sano di corpo e di mente, approfitto per disporre dei miei beni nel caso dovessi morire come chiunque altro.
Formo perciò questo testamento del quale restano revocati tutti gli anteriori.
Istituisco mio erede universale legando a suo favore alcunché la mia governante Giovannina Della Pietra fu Ciriaco e fu Antonia, entrambi Della Pietra, dalla quale ricevo assistenza come di fatto mi assiste. Voglio ricordare ai miei figli quanto disse loro la mamma prima di morire: “non vi lascio nulla, vi lascio l’educazione”. E nulla sia. Siate quindi educati. Faccio mio questo pensiero nella speranza che anche le mie nuore e i miei nipoti cercheranno di metterlo in pratica tutti i giorni. E la prima educazione è non impugnarmi il testamento.
Questa è la mia volontà che desidero sia rispettata dall’erede universale che deve consentire il seppellimento di tutti i miei cari discendenti e ascendenti nella mia bella cappella di famiglia.
A questo proposito, per certi miei progetti, dispongo che il sarcofomo[1] sotto la mia bara posta sotto a quella di mia moglie, deve essere usato solo dal cadavere di Giovannina e da nessun altro. Ossia, voglio stare in mezzo.
Se non muoio e sto meglio, può essere che faccio un altro testamento e per questo metto in riserva il diritto. Resta perciò inteso che vale sempre il testamento più posteriore e se desidero posso cambiare sarcofoma.””